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La variante Mu "la stiamo studiando in questo momento, abbiamo inserito nel nostro sistema i dati e nell'arco di una decina di giorni dovremmo avere i primi risultati su che tipo di mutazioni hanno interessato le aree che possono inficiare l'attività dei vaccini autorizzati. Capiremo anche che tipo di contagiosità possiede". Ha dichiarato all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia dell'Università Campus Bio-Medico di Roma. "Per ora l'Oms ha parlato di variante 'd'interesse' ma non di preoccupazione - chiarisce Ciccozzi - stiamo parlando di una mutazione che riguarda due paesi del Sud America, aspetterei dati nuovi per dare certezze sulla pericolosità".

"I nostri calcoli, molto complessi e lunghi, riusciranno a ricreare la struttura tridimensionale della proteina e in questo modo possiamo andare a monitorare se effettivamente la mutazione può rendere meno efficace il vaccino", continua Ciccozzi. Per quanto riguarda il livello di contagiosità, precisa: "Non credo sia maggiore della variante indiana", mentre la sua diffusione pare correlata al fatto che stia avvenendo in zone dove "hanno vaccinato poco e anche male e questo può creare il terreno per lo sviluppo di varianti". 

02/09/2021

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