La visita pneumologica è una visita effettuata da uno specialista pneumologo per indagare la natura di disturbi dell’apparato respiratorio e per tenere sotto controllo patologie a bronchi e polmoni già diagnosticate. Una visita di questo tipo è indicata quando si manifestano sintomi quali difficoltà nella respirazione, senso di oppressione al torace, affanno, tosse e catarro persistenti, secrezioni bronchiali e tracheali (espettorazioni) con tracce di sangue, dolore al petto, apnea notturna.
Le malattie dell’apparato respiratorio che potrebbero associarsi a tali sintomi includono:
- asma;
- broncopolmonite;
- broncopneumopatia cronica ostruttiva - BPCO;
- cancro ai polmoni;
- fibrosi cistica.
In cosa consiste la visita?
La prima parte della visita consiste nella raccolta, da parte dello specialista, di tutte le informazioni riguardanti la storia clinica e familiare del paziente (anamnesi), il suo stile di vita e l’eventuale assunzione di farmaci. Il medico procede poi con l’esame obiettivo, che consiste nell’auscultazione dei polmoni attraverso uno strumento specifico, lo stetoscopio, per valutare il respiro del paziente. La visita dura circa mezz’ora, al termine della quale il medico potrebbe già avere una diagnosi e suggerire una terapia.
Se invece si rende necessario indagare più a fondo, lo pneumologo potrà prescrivere ulteriori accertamenti strumentali, quali radiografia del torace, spirometria, emogasanalisi, esame colturale dell’espettorato.
Come ci si prepara?
Per una visita pneumologica non serve una preparazione specifica. È importante però portare con sé i risultati di tutte le analisi già effettuate di recente in merito al problema in questione.
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