L’anemia falciforme è una malattia genetica del sangue, trasmissibile per via ereditaria, che colpisce i globuli rossi. Questi, che normalmente hanno l’aspetto simile a un disco e sono flessibili, assumono una forma irregolare (più vicina a una falce o mezzaluna), diventano rigidi e vischiosi e rimangono incastrati nei piccoli vasi sanguigni, non consentendo al sangue di fluire correttamente in tutto l’organismo.
All’origine della malattia c’è un’anomalia genetica dell’emoglobina, la proteina che trasporta ossigeno dai polmoni a tutto il corpo. La patologia, che è grave e permanente, può essere ereditata solo se entrambi i genitori ne sono affetti.
L’anemia falciforme però va ben oltre il danno ai globuli rossi: la patologia ha un effetto silenzioso e continuo sui vasi sanguigni e su altre cellule ematiche, quali i globuli bianchi e le piastrine. Questo processo causa crisi vaso-occlusive associate a dolore, anche chiamate episodi o eventi di dolore. Le crisi falcemiche sono eventi gravi e possono incidere su corpo, mente e sulla vita in generale. Anche tra una crisi di dolore e l’altra, questo processo della vaso-occlusione continua ad avere luogo e produce effetti che causano danno vascolare, conducendo a un progressivo danno agli organi.
Quali sono i sintomi?
I sintomi dell’anemia falciforme possono cominciare a manifestarsi dai primi mesi di vita e includono:
- anemia, ossia una carenza cronica di globuli rossi;
- attacchi dolorosi improvvisi e frequenti a torace, addome, schiena, gambe e braccia;
- gonfiore a mani e piedi, specialmente nei bambini;
- predisposizione a infezioni;
- ritardo della crescita;
- problemi di vista;
- pelle e occhi gialli (ittero);
- milza gonfia.
Cosa fare in caso di crisi falciforme?
Molte persone vivono una vita piena e trovano modi per gestire in casa alcuni degli episodi di dolore meno intensi. Semplici accorgimenti possono aiutare a evitare situazioni in grado di scatenare una crisi dolorosa: lavarsi le mani, mangiare alimenti sani e preparati in modo sicuro, vaccinarsi per evitare di ammalarsi; evitare le temperature molto alte o molto basse; mantenersi idratati, bevendo dagli 8 ai 10 bicchieri di acqua al giorno. È però molto importante monitorare e informare un medico di ogni crisi di dolore manifestata da te o da un tuo familiare. Insieme potete stilare un piano per gestire le crisi di dolore future nel miglior modo possibile.
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