Il gonfiore addominale, più comunemente detto “pancia gonfia”, è un disturbo che indica la presenza di gas nel tratto digerente. I gas si formano a seguito di ingestione di aria e di un’eccessiva fermentazione di alcuni alimenti che, una volta ingeriti, alterano l’equilibrio dei batteri presenti nell’intestino, provocando difficoltà nella digestione e una visibile distensione dell’addome, talvolta accompagnata anche da dolore.
Alcuni dei cibi che favoriscono la formazione di aria nello stomaco sono i legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci), cavoli, cavolfiori e broccoli, gli ortaggi contenenti molte fibre (cipolle, carciofi, lattuga), i latticini (i formaggi stagionati sono più digeribili), mele, prugne e uva passa, i fritti; tra gli alimenti anti-gonfiore, invece, il pesce, gli asparagi, i cetrioli e i finocchi.
La pancia gonfia ha a che fare anche con l’alterazione degli ormoni femminili ed è una condizione molto comune nelle donne in fase pre-mestruale.
Quali sono le patologie associabili al gonfiore addominale?
Il gonfiore addominale tende ad avere una durata limitata nel tempo e a passare da solo. L’aria in eccesso viene solitamente espulsa tramite eruttazione o flatulenza. Tuttavia, se il disturbo persiste, potrebbe essere la manifestazione di alcune patologie, quali:
- sindrome dell’intestino o del colon irritabile;
- celiachia;
- stipsi;
- intolleranza al lattosio;
- appendicite;
- occlusione intestinale;
- cirrosi epatica;
- gastroenterite virale;
- tumore del colon-retto o dell’ovaio;
- ulcera duodenale o gastrica;
- calcoli alla cistifellea;
- fibrosi cistica.
Quando è opportuno rivolgersi al medico?
Se, nonostante si sia modificata la dieta, il gonfiore non passa, e se si sommano al disturbo altri sintomi quali diarrea, forti dolori all’addome, tracce di sangue nelle feci, dolore al petto, è meglio consultare subito un medico perché la causa del gonfiore potrebbe essere più seria.
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