Per mal di testa si indica un dolore localizzato all’interno del capo, detto anche cefalea, che può essere di diversa natura e intensità, e interessare tutta la testa o solo una parte. Quando è molto forte, può accompagnarsi a nausea, vomito, ipersensibilità a luci e suoni, lacrimazione.
Il dolore alla testa può essere sia un sintomo di un’altra patologia che una malattia in sé. Nel primo caso è definito cefalea secondaria, nel secondo caso si parla di cefalea primaria. Quest’ultima può essere episodica (attacchi per meno di 15 giorni al mese) o cronica (attacchi per almeno 15 giorni al mese, per più di sei mesi). La forma più comune di cefalea primaria è quella tensiva, provocata da stress, ansia o da postura scorretta.
Quali patologie si possono associare al mal di testa?
La cefalea, quando è secondaria, può essere associata a un gran numero di malattie, cerebrali e non, tra cui:
- meningite;
- sinusite;
- otite;
- allergie respiratorie;
- apnee notturne;
- artrosi cervicale;
- astigmatismo, ipermetropia, miopia;
- bruxismo;
- ebola;
- gastroenterite;
- glaucoma;
- insufficienza renale;
- ictus;
- indigestione, intolleranze alimentari;
- ipertensione;
- mononucleosi;
- rinite;
- toxoplasmosi;
- tumori cerebrali;
- vene varicose.
Come si cura il mal di testa?
Essendo le sue cause innumerevoli, per individuare il trattamento giusto per il mal di testa bisogna considerarne il tipo, la frequenza, i sintomi ed eventuali patologie coesistenti. Alcuni tipi di cefalea si risolvono da soli, anche con un semplice riposo.
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