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L’attività fisica fa bene ed è sempre consigliata, ma esagerare potrebbe essere controproducente proprio per la salute. Come dimostra uno studio recentemente pubblicato su Heart, l'attività fisica intensa potrebbe accelerare l'accumulo di depositi di calcio - e quindi anche il rischio di sviluppare placche aterosclerotiche – nelle arterie coronariche. Secondo gli autori, questa condizione si verificherebbe perché lo stress meccanico sui vasi sanguigni, dovuta all’aumento della pressione sanguigna, causerebbe delle lesioni che verrebbero così riparate. Questi risultati, per i ricercatori, non dovrebbero essere intesi in senso negativo, ma semmai utili a confermare che l’esercizio fisico regolare sia utile nel ridurre il rischio di formazione di placche aterosclerotiche e, in generale, di malattia cardiovascolare.

Lo studio coreano

Gli autori hanno considerato i dati di oltre 25.000 adulti, della Corea del Sud, di età superiore ai 30 anni (età media 42 anni). Tutti erano sani sottoposti a regolari controlli completi presso due importanti centri sanitari a Seul e Suwon. Oltre a quanto dichiarato nella compilazione di un questionario sull’attività fisica, sullo stile di vita, per tutti i soggetti sono stati considerati: peso, pressione arteriosa e profilo lipidico (trigliceridi, Hdl, Ldl, colesterolo totale) nel sangue. È stata inoltre valutata la presenza di calcio all’interno delle coronarie (Cac, punteggio delle calcificazioni coronariche o calcium score) per un periodo medio di tre anni, misurandone le variazioni.

L’analisi ha dimostrato un'associazione graduale tra il livello di attività fisica e la prevalenza e la progressione della calcificazione a carico delle arterie coronariche, cioè dei vasi che portano il sangue al cuore. In particolare, una maggiore attività fisica è stata associata a una progressione più rapida dei punteggi delle calcificazioni coronariche (punteggio Cac) sia in coloro che non avevano depositi di calcio all’inizio dello studio sia in chi aveva già segni di questo tipo.

Significato del calcio coronarico

Il calcio coronarico, valutato mediante tomografia computerizzata (punteggio Cac), è un marcatore di aterosclerosi importante dal punto di vista clinico perché ben validato e riproducibile. Le calcificazioni coronariche sono infatti espressione di una avanzata aterosclerosi subclinica - che magari non dà sintomi – ma sono un’espressione di instabilità di placca: la loro estensione è correlata con le severità e il numero delle placche coronariche.

Attività fisica e salute: altri dati

Quanto registrato nello studio coreano non è nuovo nel mondo scientifico. Una ricerca pubblicata sulla rivista PLoS One - condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università della Louisiana che ha preso in esame sei studi realizzati su quasi 1700 persone - ha registrato che, in circa il 10% dei soggetti, lo sport intensivo appariva addirittura un boomerang per la salute, perché peggiorava uno tra i diversi parametri indice del benessere cardiaco come pressione arteriosa, valori di colesterolo HDL (quello buono, ad azione protettiva) o trigliceridi, livelli di insulina (l’ormone che contrasta l’innalzamento della glicemia). Addirittura per sette persone su cento l’attività sportiva intensa influenzerebbe in modo negativo due di questi parametri.

Cosa fare

In attesa di ulteriori informazioni in merito, è utile attenersi quindi alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, in termini generali, raccomandano almeno 150-300 minuti/settimana di intensità moderata o 75-150 minuti/settimana di attività fisica aerobica di intensità vigorosa.
Evitare la vita sedentaria, muoversi moderatamente, rimane fondamentale in chiave di prevenzione dell’aterosclerosi, come dimostrano anche da altri studi recenti.

Camminare con un passo veloce per almeno trenta minuti al giorno può essere d’aiuto per irrobustire la cassa toracica e migliorare la ventilazione polmonare, risultando di conseguenza un’attività benefica per la salute del cuore. Non mancano poi i vantaggi sulla sfera psicologica, in quanto il camminare esercita un effetto de-stressante capace di alleviare anche gli stati di ansia.

Andare in bicicletta, quindi pedalare, è invece un’attività rafforzativa per i muscoli di tutto il corpo, compresa la muscolatura del cuore. Il tipo di movimento richiesto dalla pedalata favorisce anche la circolazione del sangue, risultando in un abbassamento della pressione. Anche in questo caso non mancano inoltre benefici per chi soffre di stress e ansia.
In generale praticare movimento tutti i giorni è utile per evitare alcune delle condizioni che influenzano negativamente la circolazione e la salute del cuore. Nel dettaglio: sedentarietà, sovrappeso, pressione e colesterolo alto (in particolare Ldl) e il diabete, fattori di rischio cardiovascolare. L’attività motoria è anche importante per contrastare problematiche più serie come l’insorgere di ictus, infarto e aterosclerosi.

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Aterosclerosi, quando troppo sport può fare male

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