"La quarta ondata di Covid non deve fermare l'assistenza. I pazienti reumatologici non possono essere lasciati soli". Questo è l’appello dell'Anmar, Associazione nazionale malati reumatici, che evidenzia come, "a 2 anni dall'inizio della pandemia, di nuovo i reparti e gli ambulatori di reumatologia risultano in estrema sofferenza".
"Per assicurare l'assistenza ai pazienti con coronavirus, i malati cronici con patologie reumatologiche, più o meno gravi, rischiano di essere abbandonati a loro stessi - dichiara la presidente Anmar, Silvia Tonolo - Riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte di pazienti e caregiver di casi in cui stanno saltando visite di controllo e la somministrazione di terapie", riporta. "Siamo in piena quarta ondata, come purtroppo dimostrano tutti gli ultimi dati epidemiologici disponibili", e "come un anno fa siamo di nuovo a chiedere alle istituzioni sanitarie, locali e nazionali, uno sforzo maggiore per non interrompere l'assistenza ai milioni di uomini e donne, residenti nel nostro Paese, con una patologia reumatologica".
"Siamo pienamente consapevoli del momento estremamente difficile che sta vivendo l'intero sistema sanitario nazionale - chiarisce - Al tempo stesso, però, il diritto alla salute va garantito per tutte quelle persone che sono già alla prese con malattie croniche e che possono essere molto pericolose. Soprattutto, è necessario assicurare sempre un monitoraggio costante e un intervento terapeutico tempestivo". Perché "il rischio concreto - avverte Tonolo - è che nei prossimi mesi potremmo assistere a un aumento delle remissioni delle forme più gravi di artriti o altre malattie".
L'Anmar segnala "un esempio positivo nella Regione Campania, che con una recente delibera ha stabilito la 'non sospensione dei ricoveri e attività specialistiche per i pazienti affetti da malattie rare e patologie immunologiche, per i pazienti trapiantanti e per i pazienti cronici e fragili'. La decisione è stata presa in seguito a una sollecitazione delle sezioni campane del Crei (Collegio reumatologi Italiani), della Sir (Società italiana di reumatologia) e del Coordinamento delle Associazioni di pazienti con patologie reumatologiche, immunologiche e rare".
"È una buona notizia e speriamo che le Regioni in cui ci sono problemi simili prendano il buon esempio - considera Tonolo - Come associazione di pazienti siamo pronti a collaborare con le istituzioni e ad assicurare il nostro sostegno. Le malattie reumatologiche non possono essere sottovalutate e vanno sempre contrastate, nonostante la terribile tempesta, chiamata Covid-19, contro la quale stiamo tutti lottando da ormai 2 anni".
14/03/2022
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