Il 16 febbraio è il World almond day, un giorno in cui si celebra tutto il buono che c’è nelle mandorle e che rende questo frutto della natura, così salutare, gustoso e versatile, amato da tante persone.
E le mandorle farebbero bene alla salute del cuore. Studi in questo ambito sono iniziati più di 25 anni fa, quando i ricercatori hanno esaminato per la prima volta gli effetti di una dieta ricca di grassi monoinsaturi delle mandorle sui livelli di colesterolo nel sangue.
Da allora, l'Almond board of California continua a sostenere la ricerca scientifica, sottoposta a revisione paritaria (peer-reviewed), per continuare a studiare l'impatto delle mandorle sui lipidi nel sangue e su altri fattori di rischio per le malattie cardiache.
Due studi recenti, nel contesto degli Attis trial, condotti dai ricercatori del King's College di Londra, esaminano la dilatazione mediata dal flusso e la variabilità della frequenza cardiaca aggiungendo nuovi capitoli alla storia. I partecipanti hanno mangiato mandorle per 6 settimane o uno snack di controllo di pari calorie, equivalenti al 20% del fabbisogno energetico giornaliero stimato di ogni partecipante.
La prima ricerca ha evidenziato che uno spuntino a base di mandorle migliorava la funzione endoteliale, un indicatore chiave della salute vascolare, e riduceva i livelli di colesterolo ldl, comunemente noto come ‘cattivo’ (pur non avendo un impatto significativo sui livelli di colesterolo hdl buoni), un risultato coerente con la ricerca precedente.
Nell'altra analisi, sulla variabilità della frequenza cardiaca (hrv) - un importante indicatore della risposta del sistema cardiovascolare allo stress - il team di ricerca Attis ha riscontrato un miglioramento in alcune misure di hrv nei partecipanti, il che significa che questa semplice strategia dietetica può rafforzare la resilienza agli effetti cardiovascolari avversi dello stress mentale migliorando la regolazione della frequenza cardiaca.
08/02/2022
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