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Colpisce più le donne, soprattutto dopo i 50-55 anni, non a caso gli esperti parlano di “malattia di genere”.

È l’artrosi, patologia che in Italia interessa circa il 12% della popolazione, con 4 milioni di persone affette: una delle malattie croniche più diffuse. La sua incidenza aumenta con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo i 50 anni, colpendo in maniera maggiore le donne rispetto agli uomini.

Oltre il 60 per cento dei pazienti - secondo i dati epidemiologici - dopo i 55 anni, è di sesso femminile.

Il motivo? “Fino alla menopausa – spiega Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica all’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e docente di Humanitas University - domina la protezione assicurata dagli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili, che agiscono come un tonico elisir non soltanto sui vasi sanguigni e sul cuore, ma anche sul sistema immunitario e sui tessuti articolari. Le pazienti rappresentano la grande maggioranza dei nostri assistiti”.

Menopausa

Dunque, la comparsa dell’artrosi spesso coincide con il calo della protezione degli estrogeni, con la perdita della fertilità. Di conseguenza la cartilagine delle giunture si scopre fragile e meno efficiente nel parare i colpi dell’usura e del tempo. “Tant’è che nelle donne già con artrosi è esperienza comune riscontrare un netto peggioramento del dolore dopo la menopausa” precisa l’esperto. Su questo terreno biologico predisponente (conta anche la ricorrenza dell’artrosi nel nucleo familiare), intervengono poi altri fattori, prima di tutto il peso corporeo.

Fattori di rischio

La prevalenza dell’artrosi è maggiore fra soggetti diabetici e in sovrappeso; altri fattori di rischio sono correlati a familiarità, squilibri ormonali (soprattutto causati da estrogeni), disfunzioni morfologiche come il mal-allineamento delle articolazioni, presenza o meno di osteoporosi, e condizioni legate a clima, abitudini e attività lavorativa svolta.

Tra i fattori di rischio, i chili in eccesso, che vanno a incidere sulle articolazioni come colonna vertebrale, ginocchia, anche, piedi e mani.

E poiché sovrappeso e obesità sono tutte condizioni che favoriscono la degenerazione artrosica, il controllo del proprio peso corporeo è la prima strategia per proteggere tutte le articolazioni.

Terapia

Per l’artrosi non esiste una cura definitiva e risolutiva, tuttavia tanto si può fare per mitigare il dolore grazie ai farmaci antinfiammatori, con moderazione e al bisogno ma sempre dietro prescrizione del medico. La soluzione, secondo i reumatologi, non può essere il cortisone.

L’importanza dello sport

L'artrosi ha un decorso degenerativo che comporta la lesione della cartilagine articolare, con conseguente frizione dei capi ossei. Le articolazioni interessate sono: colonna vertebrale, ginocchio, anca, dita delle mani e dei piedi. Per tenere sotto controllo la sintomatologia dolora dell’artrosi gli esperti consigliano di praticare sport in modo sostenibile e moderato. Guai, dunque, ad esagerare perché altrimenti si rischia un peggioramento del dolore.

Le pratiche sportive più indicate “sono il nuoto e la bicicletta - ancora Selmi – anche se una delle attività più efficaci può essere l’arte marziale cinese del Tai-chi. Le morbide movenze, lente e circolari, alla base di questa disciplina, aiutano a sciogliere le rigidità e a tonificare la muscolatura posta attorno alle articolazioni”.

In aiuto alle articolazioni anche un regime alimentare ipocalorico e un piano di esercizi terapeutici che contribuiscono a rafforzare i muscoli addominali e paravertebrali.

La dieta per combattere l’artrosi

Chi è affetto da artrosi è bene che segua un’alimentazione regolata in maniera specifica introducendo tutte le sostanze nutritive essenziali, con particolare attenzione ai cibi che contengono grassi omega-3 che inibiscono i processi infiammatori, come: salmone, sgombro, tonno, sardina e aringa, ortaggi a foglia verde, semi di chia, canapa e lino, frutta secca.

Altri cibi consigliati sono: cereali integrali (pasta, riso, miglio), banane, carciofi, fagioli, tè verde.

Ci sono, invece, cibi da limitare. Come, per esempio, quelli che contengono grandi quantità di grassi omega-6, che favoriscono le infiammazioni. Gli omega-6 sono presenti soprattutto negli oli vegetali e nella frutta a guscio, oltre che in alcuni cibi di origine animale. Da assumere con moderazione quindi carne, olio di girasole, olio di cartamo e frutta a guscio. Altri cibi sconsigliati per chi soffre di artrosi sono: melanzane, patate, sale, zucchero bianco, alimenti piccanti.

12/10/2022

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