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Dalla “psoriasi da pannolino” a quella “guttata”, la psoriasi può manifestarsi anche nell’infanzia e nell’adolescenza: ne soffre il 3 per cento della popolazione, di cui circa un terzo è in età pediatrica.

Nei bambini e nei ragazzi è più frequente di quanto si creda. Se è vero che la malattia cronica infiammatoria può presentarsi a qualsiasi età, è anche vero che il picco di insorgenza si registra tra i 20 e i 30 anni e i 50 e 60, ma in un paziente su tre compare prima della maggiore età, in alcuni casi addirittura durante il primo mese di vita. Tuttavia, nei bambini la psoriasi è sottostimata in quanto alcuni casi non vengono diagnosticati. In tenera età, infatti, sono frequenti forme lievi o atipiche all’esordio che possono rendere difficile il corretto inquadramento diagnostico.

Come e quando si manifesta

Nella sua forma più comune, la psoriasi a placche, la malattia è caratterizzata dalla comparsa delle tipiche lesioni cutanee. Tali lesioni sono rilevate, arrossate e desquamanti, talvolta sanguinanti e possono risultare dolorose, pruriginose o ipersensibili, interessando le superfici estensorie degli arti e, in generale, le zone cutanee sottoposte a pressione o movimento. Accanto a questa forma esistono altre varianti cliniche più caratteristiche dell'età pediatrica, come la "napkin psoriasis", la "psoriasi inversa", presente  a livello delle grandi pieghe (inguinali, ascellari, tra i glutei, sottomammarie e addominali) e la "psoriasi guttata" presente solitamente sul tronco, che compare in soggetti predisposti, a seguito di un’infezione (spesso da streptococco).

La diagnosi è solitamente clinica, basata sulla presenza di tipiche manifestazioni eritematose, papule e placche,. A livello del cuoio capelluto si può riscontrare un'intensa desquamazione, mentre le unghie possono assumere un caratteristico aspetto punteggiato e tendere ad ispessirsi assumendo un colorito giallastro.

Cosa scatena la psoriasi

Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma un ruolo di primo piano è certamente svolto dal sistema immunitario e, oltre alla predisposizione genetica, diversi fattori scatenanti possono favorirne la comparsa. In particolare, infezioni, tonsilliti batteriche, malattie virali, traumi, coesistenza con altre malattie (obesità, insulino-resistenza, diabete mellito, dislipidemia) e alcuni farmaci. Inoltre, la possibilità di comparsa di psoriasi in età pediatrica aumenta se ci sono uno o più familiari affetti di primo e/o secondo grado, ma non è detto che tutti i bambini che presentano la malattia ne saranno affetti anche in età adulta.

Le forme di psoriasi nei bambini

Una delle forme più frequenti nell'età pediatrica è la "napkin psoriasis": tipica del lattante in cui la dermatosi si manifesta a livello dell'area del pannolino, senza squame ma con lesioni di colorito rosso intenso che interessano anche le pieghe.

C’è poi la “psoriasi inversa” che interessa le ascelle, l'inguine, l'area genitale e l'ombelico: le lesioni sono intensamente arrossate e, anche in questo caso, non si riscontra la presenza di squame. Un’altra forma tipica dell’infanzia è la “psoriasi guttata” con la comparsa di piccole chiazze di circa 1-2 cm di diametro, a volte molto numerose, distribuite su tutto il corpo, prevalentemente sul tronco. Quando si manifesta, è bene eseguire delle analisi del sangue ed eventualmente un tampone faringeo e una visita otorinolaringoiatrica, per ricercare eventuali focolai di infezione da eradicare.

L’impatto sulla qualità di vita di pazienti e caregiver

L’impatto sulla qualità della vita non è da sottovalutare nel bambino, poiché la presenza di lesioni sulle aree scoperte quali volto, mani e arti può creare notevole disagio e lo sviluppo nel tempo di ansia e depressione. Anche quando si manifesta in età pediatrica, la psoriasi è tendenzialmente cronica, ad evoluzione recidivante. La remissione delle lesioni cutanee è temporanea per un periodo variabile, ma è possibile, soprattutto nei bambini, che queste non si ripresentino più per tutta la vita. Il decorso della malattia in età infantile è estremamente variabile e spesso le forme infantili rispondono meglio alle terapie rispetto alle forme dell’adulto.

Come trattare la psoriasi nei bambini

La gamma di trattamenti per la psoriasi è aumentata significativamente negli ultimi anni e diverse sono le terapie a disposizione: terapie topiche (da applicare sulle lesioni), fototerapia, farmaci sistemici tradizionali e nuovi farmaci biologici. Prima di decidere una terapia specifica bisogna valutare il singolo caso, devono essere prese in considerazione: la gravità della psoriasi, l’estensione delle lesioni, il tipo di psoriasi e la qualità della vita del paziente.

Il trattamento nella maggior parte dei casi prevede l'utilizzo di prodotti topici, medicazioni spesso impegnative in termini di tempo, quasi mai gradite dai bambini. La scelta del prodotto topico da applicare dipende dal tipo di lesione che potrebbe richiedere l'uso di 2 o 3 prodotti diversi ogni giorno.

Nelle forme di psoriasi lieve il trattamento prevede l’impiego di topici a base di corticosteroidi associati a derivati della vitamina D. Per trattare l’ipercheratosi delle lesioni, nel bambino più grande, spesso vengo utilizzate creme cheratolitiche che favoriscono il distacco e l’eliminazione delle squame.

Nelle forme moderate o gravi, con estensione superiore al 10% della superficie corporea o che interessano particolari sedi critiche quali volto, mani, cuoio capelluto, genitali, la sola terapia topica spesso non è sufficiente e potrebbe essere valutato il ricorso ad altre terapie quali la fototerapia UVB a banda stretta o la terapia con farmaci sistemici o biologici. A supporto, l'elioterapia (esposizione al sole) potrebbe essere utile, senza però dimenticare l’importanza della protezione solare ricordando che l'eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti è estremamente dannosa per tutti, in particolare in età pediatrica. Per tale motivo si devono osservare le stesse accortezze consigliabili a tutti i bambini sani.

Convivere con la psoriasi

In caso di sovrappeso/obesità è importante seguire una dieta equilibrata, oltre che un’adeguata attività fisica. È però fondamentale mantenere idratata la cute quotidianamente, utilizzando detergenti e creme emollienti non aggressivi e specifici per la psoriasi. Bambini e ragazzi, poi, possono avere difficoltà a scuola e nei rapporti sociali, persino ansia e depressione: in tal caso è consigliabile chiedere un supporto psicologico per assicurare loro una buona qualità di vita.

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