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Sintomi

Il sintomo, nel linguaggio medico, è il fenomeno con cui compare e si manifesta una malattia ma per sua natura non è misurabile. La conoscenza dei sintomi consente allo specialista di formulare una diagnosi. I sintomi sono diversi fra loro. Ci sono i sintomi detti patognomonici, cioè caratteristici ed esclusivi di una determinata patologia o disturbo, quindi tali  da permettere una diagnosi certa. Non solo. I sintomi si dividono in  “obiettivi” (quando sono percepiti da un osservatore esterno) e in “soggettivi” (avvertiti solo dal paziente); “di sospetto”,  quando si limitano a indirizzare il ragionamento clinico verso

una o più diagnosi; “spontanei” se la loro insorgenza non richiede alcuna manovra, al contrario si definiscono “provocati”. Un sintomo comune a molte malattie è per esempio il dolore; altri esempi di sintomo sono l’astenia o i disturbi della sensibilità. Queste manifestazioni sono riferite dal paziente, ma il medico non ha la possibilità di verificarne la presenza o quantificarne l’intensità, può solo fare affidamento su ciò gli viene riferito. Nella gran parte dei casi si ha a che fare con sintomi funzionali, ovvero con sintomi legati al disturbo funzionale dell’organo interessato dalla patologia.

Fonte Adnkronos Salute

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