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L’acufene è un disturbo uditivo (detto anche tinnito) che si manifesta sotto forma di sibili, fischi, ronzii o pulsazioni, che solo chi ne è affetto è in grado di sentire. Il sintomo può essere causato da fattori riconducibili direttamente all’orecchio, come una perdita uditiva o una lesione, oppure da fattori esterni all’orecchio.

L’acufene è un fenomeno percettibile solo a livello individuale, quindi impossibile da misurare oggettivamente; tuttavia, a livello clinico, può essere valutato su una scala da “lieve” a “catastrofico” in base agli effetti che comporta, ad esempio, sul sonno o sulle normali attività quotidiane.

Quali sono le cause dell’acufene?

Le varie cause all’origine dell’acufene includono:

  • patologie dell'orecchio (cerume, otiti, corpi estranei, ipoacusia);
  • sindrome di Ménière;
  • esposizione a suoni di elevato volume (oltre gli 85 decibel);
  • stress emotivo;
  • alcuni farmaci (acufene ototossico);
  • problemi dell’articolazione temporomandibolare;
  • contratture muscolari;
  • problemi cardiovascolari;
  • conflitto neurovascolare;
  • danni neurologici.

Come si cura?

Il disturbo può risolversi con la risoluzione della patologia che lo ha provocato. Nel caso di acufene idiopatico, ossia in assenza di una causa apparente, non esiste una cura vera e propria, ma alcuni trattamenti possono servire per attutire il senso di disagio che prova chi ne è affetto e dare sollievo. Tra questi, la terapia del suono, che mira a spegnere l’informazione sonora a livello cerebrale utilizzando apparecchi produttori di “rumori bianchi” capaci di mascherare il messaggio sonoro al cervello.

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