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Esami

La diagnosi, in medicina, è una procedura necessaria per individuare un problema e successivamente mettere in atto delle soluzioni specifiche per risolverlo. La diagnosi, dunque, rappresenta il risultato di una complessa analisi di vari  elementi: la completa raccolta dell’anamnesi, il rilievo di segni e sintomi attraverso l’esame obiettivo. Tutto ciò presuppone la conoscenza della patologia, della clinica, oltre che dell’anatomia e della fisiologia. Tuttavia, per giungere a conclusioni diagnostiche, è indispensabile ricorrere a degli esami specifici, che sono dei veri e propri mezzi d’indagine: microscopici, chimici, microbiologici, immunologici, radioimmunologici, elettrodiagnostici, radiologici, scintigrafici, ecografici. Dopo l’anamnesi e l’esame obiettivo, il medico ha un  quadro completo sulle

possibili patologie. Per avere una diagnosi di certezza, però, ha bisogno di ulteriori esami che confermino una delle ipotesi diagnostiche: esami di laboratorio e/o di diagnostica per immagini. Se si sospetta una malattia polmonare il medico prescriverà una spirometria oppure  una rx torace; se si sospetta una patologia immunologica, prescriverà una prova allergica; nel caso lo specialista sia convinto che il paziente sia afflitto da un disturbo cardiaco prescriverà un elettrocardiogramma ed una ecografia cardiaca con colordoppler. Solo quando conoscerà i risultati degli esami, il medico potrà impostare una terapia adeguata, mirata e personalizzata.

Fonte Adnkronos Salute

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