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La risonanza magnetica con mezzo di contrasto in vena è una tecnica diagnostica che si avvale di campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate dell’interno del corpo, e che si effettua iniettando nel paziente una particolare sostanza paramagnetica (a base di gadolinio) che va a distribuirsi nei vasi e negli organi, mettendone in evidenza i tessuti.

Solitamente si ricorre al mezzo di contrasto per rilevare patologie neoplastiche o infiammatorie. A seconda di quale parte (o parti) del corpo bisogna analizzare, l’esame può durare da 20 a 60 minuti.

Come ci si prepara per l’esame?

Per effettuare una risonanza magnetica con mezzo di contrasto, bisogna attenersi alle seguenti norme:

- essere a digiuno da almeno sei ore;
- bere solo la quantità di acqua necessaria per assumere eventuali farmaci;
- portare i risultati dell’esame della creatininemia (funzionalità renale);
- portare gli esami radiologici precedenti e la richiesta medica con le indicazioni dell’esame.

Le reazioni allergiche ai mezzi di contrasto paramagnetici sono rare. Tuttavia, se il paziente ha qualche allergia è opportuno assumere farmaci antiallergici nei tre giorni precedenti l’esame. 

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