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La mammografia è un esame di screening molto importante per la diagnosi precoce del tumore al seno, poiché consente di individuare formazioni anomale anche molto piccole. Viene eseguito utilizzando radiazioni ionizzanti a basso dosaggio, grazie alle quali è possibile esaminare la morfologia della mammella e rilevare lesioni di origine tumorale.

Dopo i 40 anni, si consiglia di sottoporsi a questo esame con cadenza regolare, generalmente ogni due anni. Nei casi di seni che presentano un’elevata densità fibro-ghiandolare, o in caso di familiarità con il tumore mammario, è preferibile controllarsi ogni anno. A volte, per completare la diagnosi, è necessario accompagnare alla mammografia anche l’ecografia mammaria.  

In che consiste l’esame?

Per eseguire una mammografia si utilizza il mammografo, uno strumento radiologico che proietta raggi X direttamente sulla mammella. Essa viene posizionata su un piano e compressa con una piastra, che serve per tenerla perfettamente ferma e acquisire immagini quanto più precise. L’esame dura pochi minuti.

La mammografia con tomosintesi, sempre più diffusa, è particolarmente indicata per le pazienti con seno denso poiché consente un’analisi stratigrafica e più completa rispetto alla mammografia tradizionale, andando a scovare anche le lesioni mascherate dal tessuto ghiandolare.

Come ci si prepara per la mammografia?

È consigliabile sottoporsi a questo tipo di esame fuori dal periodo ovulatorio, quindi tra il quinto e il dodicesimo giorno dall’inizio della mestruazione, quando il seno è meno teso e dolente. Per il resto, non è necessario alcun tipo di preparazione.

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