La radiografia, o esame radiologico, è un’indagine che sfrutta i raggi X per ottenere immagini dell’interno del corpo umano (ossa e alcuni organi), che vengono impresse su una lastra. Il fascio di raggi X penetra l’organismo e viene assorbito in modo diverso dalle singole parti anatomiche che incontra. L’immagine che ne risulta è in negativo: poiché i tessuti molli vengono attraversati più facilmente dalle radiazioni, essi appariranno più scuri rispetto alle ossa, che invece risultano più chiare.
Sebbene la dose di radiazioni ionizzanti emessa sia bassa, è un tipo di indagine che va effettuata solo se strettamente necessario, specialmente in gravidanza, poiché potenzialmente dannosa per i tessuti biologici.
In quali casi si prescrive?
La radiografia permette di esaminare traumi, lesioni e alterazioni da artrite o artrosi. In particolare, la radiografia al torace viene prescritta per individuare broncopolmoniti, pleuriti, lesioni polmonari; la radiografia all’addome serve invece per studiare calcoli, perforazioni, infiammazioni, problematiche intestinali. L’esame radiologico è molto utilizzato anche dal dentista, che lo effettua per pianificare interventi come impianti, apparecchi e dentiere, e per individuare eventuali problematiche del cavo orale (fratture, cisti, infezioni, tumori).
Come ci si prepara?
Non esistono norme di preparazione specifiche per una radiografia. Solo per la radiografia all’addome è richiesto il digiuno da almeno sei ore. Prima di sottoporsi al fascio di radiazioni, il paziente deve rimuovere da dosso qualsiasi oggetto o indumento contenente metallo.
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