La dissenteria è una forma più grave di diarrea poiché, come quest’ultima, consiste in un’emissione di feci abbondanti e acquose, ma in più si manifesta con un’evacuazione di sangue, muco e/o pus, che in molti casi provoca anche dolore all’ano. Ha origine da un’infezione dell’intestino generalmente provocata dall’ingestione di cibi o acqua infetti, e si distingue principalmente in dissenteria amebica (causata da parassita Entamoeba histolytica) e dissenteria bacillare (da batterio Shigella dysenteriae).
Le scariche diarroiche, durante le quali si perdono molti liquidi e sali minerali, possono causare disidratazione e squilibri elettrolitici, ossia dei valori di sodio, potassio, calcio e magnesio presenti nell’organismo.
Quali malattie si possono associare alla dissenteria?
Nella maggior parte dei casi, la dissenteria è provocata da un’infezione. Tuttavia essa può essere anche la manifestazione di alcune patologie, quali:
- colite ulcerosa;
- gastroenterite virale;
- intolleranze alimentari;
- Morbo di Crohn.
Come si tratta la dissenteria?
La prima regola è mantenersi idratati, bere quindi molta acqua e soluzioni saline per reintegrare i sali minerali perduti durante le scariche; nei casi in cui nausea e vomito lo impediscano, può essere necessaria una reidratazione per via endovenosa in ospedale.
Per stabilire una terapia antibiotica occorre prima individuare gli agenti responsabili dell’infezione, tramite esami di laboratorio su un campione di feci.
Quando è meglio rivolgersi a un medico?
È sempre bene consultare un medico quando la diarrea si manifesta con sangue, muco e/o pus, per individuare la causa scatenante e intervenire quanto prima. Se trattata in modo adeguato, la dissenteria sia bacillare che amebica si risolve in una decina di giorni.
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