Il dolore al petto è un fenomeno che coinvolge la parte anteriore del torace e può avere molteplici cause, che possono andare da uno stiramento muscolare all’infarto; si tratta infatti di una regione del corpo che comprende diversi organi, quali cuore, polmoni, esofago, oltre a muscoli, ossa e cartilagini. Il dolore può manifestarsi in maniera sorda e continua, con un senso di oppressione all’altezza dello sterno, oppure come una fitta acuta che si accentua respirando.
Obesità, pressione alta, diabete e colesterolo alto, oltre al vizio del fumo, sono condizioni che espongono il paziente al rischio di malattie coronariche; in presenza di questi fattori, un dolore al petto non va mai trascurato.
Quali sono le patologie associabili al dolore al petto?
Sono numerose le patologie che si possono associare al dolore toracico. Tra queste:
- angina pectoris;
- infarto del miocardio o polmonare;
- aterosclerosi;
- coronopatia;
- embolia polmonare;
- enfisema;
- polmonite, pleurite;
- fuoco di Sant’Antonio;
- ernia del disco o iatale;
- costocondrite (infiammazione della cartilagine che lega le costole allo sterno);
- esofagite;
- reflusso gastroesofageo;
- ipertrofia ventricolare;
- tracheite;
- tubercolosi;
- tumore al polmone;
- ulcera duodenale, gastrica o peptica.
Il dolore al petto può manifestarsi anche in caso di attacco di ansia o di panico.
Quando rivolgersi al medico?
Se il dolore al petto non passa entro un quarto d’ora, se si propaga a braccia, schiena o mascella, e se si accompagna ad altri sintomi come respiro corto, sudorazione e tosse con espulsione di sangue, è necessario richiedere l’intervento immediato di un medico.
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