Tosse, naso che cola, emicrania. Sono i sintomi della variante delta (indiana), che sta mettendo a rischio l'uscita della Gran Bretagna dall'emergenza pandemica. Non a caso Il premier Boris Johnson ha posticipato la riapertura dei locali al 19 luglio. "I sintomi nei giovani sono più simili a un brutto raffreddore", afferma Tim Spector, esperto del Zoe Covid Symptom, la piattaforma no-profit lanciata nel 2020 insieme all'applicazione per il supporto alla ricerca sul Covid. Secondo Spector, i classici sintomi dell'infezione da Sars-CoV-2, la febbre e la perdita dell'olfatto e del gusto, "sembrano meno diffusi". L'analisi dell'esperto è stata effettuata sulle migliaia di persone che sono registrate sull''app' Zoe. "Dall'inizio di maggio abbiamo analizzato i sintomi più diffusi tra chi è stato contagiato dalla variante delta e non sono uguali a quelli di prima", osserva. "La febbre rimane abbastanza comune, ma la perdita dell'olfatto non compare più tra i primi 10 sintomi", precisa Spector.
"La variante delta funziona in modo leggermente diverso" e questo può creare dei problemi. "Le persone - avverte Spector - potrebbero pensare di avere un raffreddore e continuare una vita normale diffondendo il virus. E riteniamo che questo nuovo aspetto stia alimentando il problema".
16/06/2021
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