Nelle persone affette da una miopia medio-alta, sopra le tre diottrie, la retina è più fragile. Questo tessuto deputato alla ricezione degli stimoli luminosi e alla loro conversione in impulsi che giungono fino alla corteccia visiva è infatti normalmente adeso alla superficie interna dell’occhio. Questa, detta coroide, nei soggetti miopi è più sottile della norma: il loro occhio è infatti più allungato, e ciò è alla base di un indebolimento di questa superficie che sostiene la retina. Ecco il motivo per il quale i miopi sono maggiormente a rischio di distacco di retina, fenomeno che consiste in un suo sollevamento, con possibili lacerazioni, insieme ai vasi sanguigni che le portano nutrienti e ossigeno.
In questa patologia occorre essere tempestivi: nell’arco di 48 ore, infatti, una retina distaccata perde la propria funzionalità visiva. Ovviamente non è solo la miopia elevata a favorire questa condizione: anche alcune patologie come la retinopatia diabetica oppure eventi traumatici possono causarla. In ogni caso si tratta di un evento abbastanza raro: colpisce circa 1 persona su 10.000.
Sintomi, esami e prevenzione nel distacco di retina
I sintomi più ricorrenti di un distacco di retina sono:
- la comparsa nel campo visivo di corpi scuri fluttuanti (le cosiddette miodesopsie, comunemente chiamate “mosche volanti”);
- la visione di lampi luminosi (fotopsie);
- la visione di un’ombra scura che copre una parte del campo visivo (lo scotoma).
Non esiste una vera e propria forma di prevenzione del distacco di retina: è quindi importante per chi ha una miopia elevata riconoscerne rapidamente i sintomi così da ricorrere subito all’intervento di un oculista, meglio se presso un pronto soccorso oftalmico: il fattore tempo è fondamentale per prevenire danni permanenti.
Sicuramente la familiarità per distacco di retina o il fatto di averne già subito uno deve indurre a effettuare visite oculistiche di controllo con frequenza maggiore di quanto normalmente raccomandato. Una visita oculistica approfondita, che di solito comprende un’ecografia oculare, è in ogni caso il primo passo per individuare il problema così da intervenire prima dell’effettivo distacco, in una fase di sola rottura retinica.
Trattamenti del distacco della retina e possibilità di recupero
In caso di distacco di retina, i trattamenti sono la fotocoagulazione con laser argon, se l’area interessata non è troppo estesa, oppure l’intervento chirurgico. Nel primo caso il recupero è quasi immediato, nel secondo può durare anche alcuni mesi e la percentuale di successo è dell’80 per cento circa. In alcuni casi risulta necessario un secondo intervento per il riposizionamento della retina.
Il recupero totale della vista dipende dall’ampiezza del distacco, dalle tempistiche di intervento, dalla gravità di un eventuale danneggiamento della macula, cioè la parte più nobile della retina deputata alla visione centrale, oltre che dal sopraggiungere di sanguinamento intraoculare durante o dopo l’intervento.
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