La scabbia è una malattia della pelle molto contagiosa, che si manifesta con un forte prurito. A causarla è un acaro microscopico (Sarcoptes scabiei) che scava dei tunnel sotto la pelle e vi deposita le sue uova, che si schiudono dopo 3-4 giorni. Il contagio avviene per contatto diretto con persone o animali infetti, o attraverso oggetti personali quali abiti e lenzuola.
Quali sono i sintomi?
La scabbia si manifesta con un prurito intenso, dato dalla reazione allergica scatenata dai parassiti. Il sintomo è associato a cuniculi cutanei, creati dallo scavo dell’acaro nell’epidermide,eda vescicole sottili o brufoletti.
Le zone del corpo comunemente interessate dall’infestazione sono:
- ascelle;
- girovita;
- spazi fra le dita di mani e piedi;
- interno del polso;
- area sotto al seno;
- genitali maschili;
- glutei.
Come si cura?
La scabbia va curata con creme e lozioni medicinali che, allo scopo di eliminare i parassiti che l’hanno provocata, vengono stese su tutto il corpo la sera e lasciate agire per almeno otto ore; nei casi persistenti, si ricorre a farmaci per via orale. Tra i farmaci utilizzabili per lenire il prurito vi sono gli antistaminici.
Essendo molto contagiosa, è importante trattare tutta la famiglia o comunità del soggetto affetto da scabbia, anche in assenza di sintomi, per evitare il rapido propagarsi della malattia.
Come si previene la scabbia?
Non esiste un vaccino contro la scabbia. Per prevenire il contagio in casa, è opportuno lavare ad alta temperatura tutta la biancheria, lenzuola e federe, copridivani e coprimaterasso; stesso trattamento per vestiti, asciugamani e accappatoi. Gli oggetti contaminati vanno chiusi in sacchetti di plastica per alcuni giorni; lontano dalla nostra pelle, l’acaro della scabbia vive al massimo due-tre giorni.
Si consiglia inoltre di fare molta attenzione alle lenzuola degli alberghi, che siano state opportunamente cambiate, e quando si provano abiti di seconda mano.
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