Per sindrome premestruale (SPM) si intende un insieme di disturbi, sia fisici che psicologici, che colpiscono le donne in età fertile nella settimana/dieci giorni che precedono il ciclo mestruale, e che terminano con l’arrivo delle mestruazioni. I sintomi tipici della sindrome sono: irritabilità, depressione, seni gonfi, mal di testa.
La SPM colpisce circa l’80% delle donne in età riproduttiva. La sua forma più grave, quella che si manifesta con sintomi particolarmente severi che impediscono lo svolgimento delle normali attività quotidiane, è denominata disturbo disforico premestruale.
I sintomi della sindrome premestruale
I sintomi della SPM possono variare da donna a donna e da un mese all’altro, e includono:
- irritabilità e sbalzi di umore;
- ansia e depressione;
- insonnia;
- crampi al basso ventre;
- dolore articolare e muscolare;
- mal di testa;
- ritenzione idrica;
- seno dolente e gonfio;
- gonfiore addominale e delle gambe;
- aumento di peso;
- stanchezza e difficoltà di concentrazione.
Quali sono le cause?
A provocare la sindrome premestruale possono essere vari fattori, tra cui:
- oscillazioni ormonali (di estrogeni e progesterone);
- calo del livello di serotonina, la sostanza che regola l’umore;
- carenza di magnesio o calcio;
- fattori genetici;
- carenza di vitamina B6;
- disfunzione della tiroide.
Trattamenti
Per alleviare i sintomi della sindrome premestruale è consigliabile fare esercizio fisico regolare (aiuta contro il gonfiore e l’ansia), assumere integratori a base di magnesio e calcio, bere molta acqua, ridurre il sale nella dieta (serve a prevenire la ritenzione idrica), mangiare molta frutta e verdura, cibi ricchi di fibre e proteine, limitare il consumo di zuccheri e caffeina. In alcuni casi, per riequilibrare il rapporto estrogeni/progesterone, viene prescritta la pillola contraccettiva.
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