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Con il termine stipsi viene indicata la difficoltà (o infrequenza) nell’espletamento della funzione intestinale. Ci sono due tipi di stipsi: acuta e cronica. La forma acuta compare all’improvviso, a seguito di un intervento chirurgico o dopo un viaggio. In genere si risolve in breve tempo. La stipsi cronica, invece, può insorgere gradualmente e persistere per mesi o anni.

Quello della stitichezza è un problema molto frequente che interessa circa il 15% della popolazione, in genere affligge più le donne rispetto agli uomini e aumenta con l'avanzare dell'età. I continui sforzi per defecare possono provocare non solo un rialzo della pressione sanguigna ma anche irritazioni e il prolasso delle emorroidi. Generalmente è una condizione benigna, ma se compare improvvisamente in persone adulte con una familiarità di tumori intestinali, se c'è presenza di sangue nelle feci, se si perde peso e si diventa anemici, bisogna rivolgersi al medico curante.

Quali sono i sintomi?

La sintomatologia della stitichezza comprende:

  • addome gonfio;
  • feci dure;
  • perdita di peso;
  • ridotta frequenza di evacuazioni (meno di tre alla settimana);
  • sangue nelle feci;
  • sforzo prolungato durante la defecazione;
  • senso di ostruzione o blocco anale;
  • sensazione di evacuazione incompleta;
  • vomito.

La complicanza più temibile della stipsi è l'occlusione intestinale.

Quali sono le cause?

Le cause più frequenti di stipsi comprendono:

  • modifiche alla dieta (ridotto apporto di fluidi, dieta a basso tenore di fibre e/o alimenti costipanti);
  • farmaci che rallentano la funzionalità intestinale (anestetici, analgesici, antiacidi, anticolinergici, antidepressivi);
  • oppiacei;
  • defecazione disordinata;
  • abuso di lassativi;
  • disidratazione.

La stipsi transitoria è frequente durante la gravidanza, nei cambi di luogo e abitudini alimentari (es. viaggi). La stipsi cronica invece può essere causata da vere e proprie disfunzioni motorie intestinali o da patologie come la diverticolosi, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il tumore del colon-retto. Alcune malattie croniche si accompagnano a stipsi: sono il morbo di Parkinson, il diabete e le malattie neurologiche.

Come si diagnostica

In presenza di sintomi di occlusione intestinale, si eseguono anamnesi accurata e una serie di esami. Tra i quali:

  • radiografie addominali;
  • tomografia computerizzata;
  • colonscopia (per rilevare l’eventuale presenza di cancro);
  • esami del sangue;
  • clisma opaco a raggi X;
  • manometria anorettale.

Trattamenti

Per prevenire e curare la stipsi ha un ruolo fondamentale lo stile di vita sano e corretto, frutto di un’associazione di esercizio fisico, dieta ad alto contenuto di fibre e adeguato apporto di fluidi. Il disturbo viene trattato su più fronti:

  • regolarità negli orari dei pasti (aiuta il benessere intestinale);
  • dieta ricca di fibre, verdure e frutta;
  • attività fisica regolare, che facilita l'attività intestinale;
  • adeguata idratazione;
  • assumere lassativi, solo nel caso i cambiamenti nell'alimentazione e nello stile di vita non sono sufficienti;
  • ricorrere a clisteri e supposte;
  • dedicare il giusto tempo per le proprie funzioni fisiologiche.
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