Come ormai tutti sanno, l’azione dei raggi solari sulla pelle può generare danni a breve e lungo termine, ma spesso non si dedica la giusta attenzione alla protezione della pelle in montagna come invece si fa al mare, ritenendo il sole invernale meno potente e pericoloso.
Azione dei raggi UV in montagna
In realtà l’azione dei raggi ultravioletti ad alta quota è più intensa rispetto che al livello del mare, a causa dell’assottigliamento dell’atmosfera terrestre. Inoltre neve e ghiaccio producono un forte effetto specchio, che riflette circa l’80% dei raggi dall’alto in basso, provocando una significativa accelerazione dell’invecchiamento cutaneo e l’aumento del rischio di tumori della pelle.
Rischi e prevenzione
Arrossamenti ed ustioni non sono semplici problemi estetici, seppur dolorosi, ma rappresentano possibili pericoli per la salute futura della pelle. Risulta quindi essenziale proteggere l’epidermide dal sole e anche dalle brusche escursioni termiche che caratterizzano le giornate in montagna.
La crema solare per essere veramente efficace ad alta quota deve avere un elevato fattore protettivo, ovvero 50+, ed essere in grado di offrire copertura costante nel tempo, ostacolando sia le radiazioni UVB sia quelle UVA. Se i primi sono infatti responsabili dei danni più immediati, come eritemi solari, pruriti, bruciori e scottature, gli UVA, con il loro alto potere di penetrazione negli strati più profondi della pelle, sono responsabili degli effetti a lungo termine come macchie e rughe.
Applicazione della crema protettiva
Anche se la crema ha un fattore alto, per mantenere elevata l’efficacia bisogna sempre procedere all’applicazione della crema 30 minuti prima dell’esposizione al sole e ripeterla ogni 3-4 ore, ricordandosi di considerare le aree di orecchie, nuca e cuoio capelluto in caso di mancanza di capelli.
Un’altra zona del corpo da difendere da sole, freddo e vento in montagna sono le labbra, particolarmente delicate e sensibili agli attacchi degli agenti esterni. Se non adeguatamente protette infatti le labbra tendono facilmente a seccarsi e screpolarsi in maniera anche molto dolorosa. Uno stick protettivo con filtro anche in questo caso di 50+ è la prevenzione migliore, da passare sulle labbra frequentemente.
Trattamenti dopo sole
Una volta terminata la giornata sulla neve, è inoltre buona abitudine curarsi di idratare correttamente la pelle che è stata esposta al sole, in modo da offrire un’azione lenitiva e mantenerla elastica e nutrita.
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