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L'afa che sta colpendo diverse zone dell’Italia rischia di mettere in difficoltà i pronto soccorso "che vivono una situazione già difficile e, se si aggiungerà al problema infettivo che conosciamo anche l'emergenza caldo, rischiamo di creare un intasamento". A lanciare l’allarme è Andrea Fabbri, direttore centro studi della Simeu, la Società italiana di medicina dell'emergenza-urgenza. "Tra qualche giorno capiremo l'impatto di questo caldo sugli accessi, ma se non calano le temperatura ci saranno migliaia di accessi, soprattutto anziani che con queste temperature torride rischiano di più", aggiunge.

"Le regole generali anti-caldo sono sempre le stesse - ricorda Fabbri - ma la principale è idratarsi a dovere, tante richieste di aiuto arrivano da anziani che non bevono abbastanza. Poi non si dovrebbe uscire nelle ore più calde. Piano piano chi è anziano e fragile perde liquidi e non se ne accorge: ecco che - conclude - si disidratano e in alcuni casi c'è la necessità di chiamare l'ambulanza".

06/06/2022

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