Il contributo offerto dalla restrizione calorica nel migliorare le condizioni di salute dell’organismo e ridurre gli effetti dell’invecchiamento è ormai confermato da diversi studi, come in quelli pubblicati negli ultimi anni sulle riviste Lancet Diabetes Endocrinol e Cell.
Questo approccio è stato negli anni sostenuto tra gli altri dal Professor Umberto Veronesi, che sosteneva come la riduzione della quantità di cibo aiuti non solo le persone obese, ma anche quelle in buona condizione fisica, aumentando la protezione da malattie neurodegenerative e cardiovascolari. Inoltre la restrizione calorica ha effetti positivi sulla longevità, se si riesce a ridurre di quasi un terzo l’apporto calorico, soprattutto durante gli anni della maturità.
Una dieta controllata diventa anche un valido supporto nella prevenzione dei tumori e nell’affiancamento delle terapie oncologiche, ma è importante porre attenzione non solo alla quantità ma anche al tipo di alimentazione: è meglio quindi preferire l’assunzione di proteine vegetali, come quelle dei legumi, al posto di quelle animali, e di consumare regolarmente cibi antiossidanti come riso integrale, spinaci, pomodori, salmone e noci.
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