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Che cos'è la psoriasi e cosa ne sappiamo oggi?

Anche durante il periodo di emergenza sanitaria legato alla pandemia da Covid-19 le patologie croniche continuano, purtroppo, il loro corso. La psoriasi è una di queste: malattia infiammatoria che colpisce tra il 2 e il 3 per cento della popolazione, si manifesta tipicamente con la comparsa sulla pelle di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre, come conseguenza di una anomalia nella crescita dell’epidermide. Questa sintomatologia più evidente è però da considerarsi solo la punta dell’iceberg della patologia, che comprende molteplici cause ed è spesso associata a diverse comorbidità che richiedono una gestione consapevole e multidisciplinare.

Sintomi e cause

La psoriasi non è contagiosa, ma ha un decorso cronico che alterna fasi acute, in cui i sintomi sono particolarmente severi, e fasi di remissione, in cui i sintomi scompaiono o si manifestano in maniera molto leggera. Le manifestazioni sulla pelle assumono forme diverse e sono a volte accompagnate da prurito e dolori alle articolazioni. Oltre alle placche possono comparire vescicole, zone eritematose e lesioni simili alla dermatite seborroica. Anche le unghie sono spesso interessate dalla psoriasi, con la comparsa di infossamenti e striature longitudinali fino in certi casi ad arrivare al distacco dell’unghia stessa. Le sedi più colpite sono:
- gomiti;
- ginocchia;
- zona sacrale;
- zona periombelicale;
- cuoio capelluto.

Le cause non sono chiaramente identificabili, ma comprendono un insieme di fattori genetici, ambientali e immunologici. Infezioni e uso di particolari farmaci possono per esempio favorire la comparsa della psoriasi, come anche fumo, alcol e obesità. Spesso questa patologia può fare il suo esordio dopo un trauma (frattura, intervento chirurgico impegnativo), come conseguenza del trauma in sé o, probabilmente, anche dello stress psicologico correlato. La componente psicologica è infatti un elemento importante all’interno delle dinamiche eziopatogenetiche della psoriasi: uno stress intenso ne rappresenta infatti di frequente un fattore scatenante. Peraltro lo stress psicologico è certamente anche conseguenza della psoriasi: proprio a causa delle manifestazioni cutanee così visibili e della sua associazione a diverse altre patologie, questa patologia ha spesso un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita del paziente.

Le comorbidità della psoriasi

Gli studi più recenti puntano l’attenzione verso la compresenza di altre malattie, che possono variare a seconda di età e sesso del paziente e che rendono la psoriasi una patologia più complessa di quanto possa sembrare, da affrontare tramite trattamenti personalizzati e continuativi. Le patologie che spesso si collegano alla psoriasi sono:
- artropatie;
- malattie infiammatorie croniche intestinali;
- patologie oculari, come l’uveite;
- malattie metaboliche, in particolare il diabete;
- malattie cardiovascolari.

Il legame tra la psoriasi e le varie comorbidità è stato individuato nello stesso tipo di stato infiammatorio basso e persistente. Lo studio dei processi infiammatori sta già oggi aprendo le porte a una comprensione più profonda della malattia e all’elaborazione di sempre nuove terapie efficaci non solo sui sintomi cutanei ma anche sulle patologie correlate.

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