Due screening anti-Covid gratis al mese per i ragazzi dai 6 ai 19 anni in Regione Lombardia. Anche i ragazzi di età 6-13 anni, che ancora non possono vaccinarsi, oltre a quella 14-19, hanno la possibilità di sottoporsi gratuitamente a tamponi antigenici gratuiti, ogni 15 giorni, in farmacia.
"Tamponi, vaccinazioni, numeri e adesioni testimoniano l'apporto fondamentale delle farmacie nella battaglia contro il Covid", sottolinea in una nota la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti.
"Stando al report di Federfarma - spiega la vicepresidente - sono ormai 700 le farmacie che hanno già aderito a questa campagna promossa da Regione Lombardia in vista della ripresa delle scuole, mentre 441 hanno aderito al protocollo nazionale che prevede tamponi a prezzi calmierati".
"Ancora una volta le farmacie si confermano nel loro ruolo di primissimo presidio sul territorio e, con le vacanze ormai al termine, l'attività di screening gratuita dai 6 ai 19 anni e quella a un prezzo calmierato per gli adulti sarà importantissima in vista della ripresa delle lezioni e della normale quotidianità che, da questa settimana, vede tornare sul posto di lavoro moltissimi cittadini", conclude Moratti.
Intanto si fa strada la proposta di spostare l’inizio delle scuole di qualche settimana per aumentare la copertura vaccinale. La prima campanella dopo le vacanze estive suonerà da calendario il 13 settembre nelle scuole d'Italia. Ma "far slittare di 20 giorni il ritorno fra i banchi" dei ragazzi, spostando a "lunedì 4 ottobre" il primo giorno di scuola, garantirebbe innanzitutto "un meteo più clemente", ma soprattutto si ripartirebbe avendo nel Paese "il 10% di vaccinati in più", se si tornasse al ritmo di 500mila somministrazioni giornaliere. È la proposta di Italo Farnetani, professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta.
"Nel 2014 era stata avanzata una proposta da parte di alcuni parlamentari di ritardare l'apertura dell'anno scolastico al primo ottobre. E io - continua Farnetani - mi ero già allora dichiarato favorevole, in quanto la seconda metà di settembre è solitamente caratterizzata da alte temperature che determinano uno stress per gli alunni, ritardando l'acquisizione dei ritmi cronobiologici scolastici che vanno riacquisiti dopo la pausa estiva". In tempi di Covid "a questa soluzione sarebbe associato anche il vantaggio di poter effettuare più di 10 milioni di vaccinazioni", procedendo al ritmo di mezzo milione di vaccini nei 20 giorni tra il 13 settembre e il 3 ottobre. "Tale cifra rappresenta circa il 10% della popolazione italiana vaccinabile (da 12 anni in sui)". Così le scuole, con tutto il carico di spostamenti e contatti interpersonali che si portano dietro, ripartirebbero in un contesto più protetto, osserva Farnetani: "Abbiamo infatti un netto aumento della copertura vaccinale con un abbassamento del rischio di contagio sia a scuola sia nella fase dei trasporti quando si mettono in movimento - fra alunni, genitori o altri parenti, docenti e personale scolastico - circa 20 milioni di persone al mattino e altri 20 milioni all'uscita. È dunque evidente che aver somministrato la considerevole cifra di 10 milioni di dosi in più avrebbe un peso".
"Posticipare l'inizio della scuola sarebbe un fallimento totale della politica e del ministero dell'Istruzione e si dovrebbe dimettere il ministro - commenta Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova-. Sono tre mesi che dico che si deve lavorare sulla vaccinazione degli insegnanti, dei ragazzi, sugli strumenti per aumentare l'aerazione nelle classi. Pensare di posticipare oggi l'inizio dell'anno scolastico sarebbe un errore gravissimo e scandaloso per un Paese civile".
24/08/2021
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