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Si chiama lanaterapia ed è una terapia non farmacologica che consente di beneficiare dell'attività del lavoro a maglia per affrontare meglio una situazione fortemente stressante, come l'attesa di un intervento, di una radiografia o di una visita. La lanaterapia è stata introdotta in Italia da Gomitolorosa, associazione no profit nata a Biella nel 2012 grazie ad Alberto Costa, medico e chirurgo oncologo famoso a livello internazionale per il suo contributo all'avanzamento nella cura dei tumori al seno.

"Gli incontri di lanaterapia - spiega Ivana Appolloni, direttrice della onlus - si svolgono nelle sale d'attesa dei reparti di oncologia di importanti ospedali italiani, da Messina passando per Latina, Bologna, Milano, Torino, come strumento per ridurre l'ansia di pazienti e familiari in tensione per le terapie e le prospettive future". Che questa pratica sia un efficace antidoto allo stress, Costa lo aveva già intuito nei quarant'anni di lavoro al fianco di Umberto Veronesi, osservando nelle corsie degli ospedali le pazienti che lavoravano con l'uncinetto per ingannare il tempo, in attesa di sottoporsi alle cure o agli esami. "Sferruzzare e rimanere concentrati su ferri e gomitoli - sottolinea il medico - aiuta chi vive stati di sofferenza a percepire meno il dolore riducendo ansia e stress; astraendo il cervello dalle preoccupazioni; aumentando il livello di autostima e agevolando i processi di socializzazione".

Ne è testimone anche Fabio Ricci, direttore della Breast Unit dell'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, che ha aderito all'invito di Gomitolorosa di introdurre la lanaterapia nel 2019.

"Innanzitutto riduce l'ansia e lo stress - conferma Ricci - perché la ripetitività del gesto di cucire a maglia o all'uncinetto abbassa i livelli di epinefrina e norepinefrina che sono delle sostanze prodotte dal nostro cervello in condizioni di stress. Astrae il cervello dalla preoccupazione, dal momento che il rumore dei ferri è paragonabile a una sorta di mantra, un suono rilassante che agisce sulle zone prefrontali della corteccia cerebrale, quella che coinvolge il pensiero, l'ideazione, la fantasia. Rallenta il declino cognitivo perché la procedura seguita con le mani stimola alcune zone del cervello. Infine, agevola i processi di socializzazione, migliora la capacità comunicativa di ciascuno grazie allo stare insieme, al contatto sociale, evitando di cadere nella solitudine e nella depressione. Viene rafforzata la perseveranza in tutti gli aspetti della vita".

Un'intuizione, quella di Costa, che unisce benessere emotivo, fisico e mentale alla lotta allo spreco e all'economia circolare. "Ogni anno 1 milione di chili di lana viene bruciato, interrato, disperso o smaltito come rifiuto speciale, con alti costi economici e ambientali. Non possiamo più continuare ad allevare pecore e non sapere che cosa farcene della lana", osserva il medico.

Da qui l'idea di recuperare questa lana e trasformarla in centinaia di migliaia di gomitoli di pura lana vergine certificata, in 14 colori diversi secondo un codice internazionale dedicato che attribuisce a ogni malattia un colore differente, e poi in milioni di ore di piacevole lavoro a maglia, a beneficio delle pazienti oncologiche le quali, in solitudine o in compagnia, possono ricavarne giovamento.

15/06/2021

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