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Il reumatologo è uno specialista spesso poco conosciuto e poco frequentato, soprattutto in giovane età, perché spesso associato ad una fascia anziana della popolazione, alle prese con gli acciacchi dell’età legati ad ossa ed articolazioni. In realtà una visita reumatologica può essere utile ben prima, per riconoscere e trattare in tempo diverse patologie. 

A cosa serve una visita reumatologica

Una visita reumatologica ha lo scopo di diagnosticare eventuali malattie reumatiche, che sono varie e numerose e comprendono disturbi relativi ad articolazioni, tessuto connettivo, ossa, muscoli e anche organi. Tali patologie possono avere una diffusione sistemica e riguardare quindi tutto l’organismo; tra queste si annoverano ad esempio l’artrite psoriasica, la spondilite anchilosante, la sindrome di Reiter, la gotta e l’artrosi. Alcune delle malattie reumatologiche a carattere autoimmune trattate dal reumatologo sono l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico (LES), la sclerodermia e la sindrome di Sjögren. Tra le problematiche più diffuse trattate da questo specialista sono presenti le patologie osteoarticolari, di origine infiammatoria come le artriti, o derivanti da degenerazione delle articolazioni come l'artrosi, ma anche l'osteoporosi.

Sintomi in età giovanile

Molte di queste patologie colpiscono con maggiore frequenza persone tra i 25 e i 45 anni e possono essere riconosciute e trattate compiutamente solo dal reumatologo. Un sintomo caratteristico di diverse malattie reumatiche è un mal di schiena di tipo infiammatorio che compare la notte e a riposo, per poi migliorare con l’attività fisica nel corso della giornata, e che coinvolge di frequente anche glutei e cosce. Il fenomeno deve mettere in allarme quando cronicizza, ovvero se continua per almeno 3 mesi.

Questo mal di schiena è per esempio un segnale di spondiloartrite assiale, che ha esordio precoce e presenta altri sintomi variabili come:

- infiammazione a dita delle mani e dei piedi;
- occhi arrossati, dolenti e sensibili alla luce (uveite)

- infiammazione e desquamazione della pelle (psoriasi);

- disturbi intestinali.

Anche l’artrite psoriasica interessa di frequente persone ancora giovani. Questa malattia si caratterizza per la contemporanea presenza di:

- infiammazione e desquamazione della pelle (psoriasi);

- evidenti segni di infiammazione articolare (dolorabilità, calore, gonfiore e limitazione del movimento).

Le articolazioni maggiormente colpite sono a livello di mani e piedi (“dita a salsicciotto”), tallone, ginocchia, gomiti e schiena (mal di schiena di tipo infiammatorio).

Spesso le manifestazioni cutanee della malattia precedono l’insorgenza dell’artrite. Nei pazienti affetti dalla sola psoriasi, risulta quindi importante monitorare l’eventuale comparsa di dolori articolari.

Diagnosi precoce e qualità della vita

In generale, molti sintomi di malattie reumatiche sono associabili ad altre aree terapeutiche come la dermatologia, l’oculistica, la gastroenterologia o l’ortopedia e ciò facilita, in assenza di un parere specialistico di natura reumatologica, ritardi in diagnosi e trattamenti, con importanti ripercussioni negative sulla qualità della vita del paziente.

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