La vitamina C (o acido ascorbico o ascorbato) rientra nella famiglia delle vitamine idrosolubili e rappresenta una sostanza molto importante per la salute del corpo e il rafforzamento delle sue difese. L’identificazione di questa sostanza risale agli anni '30 ed ha svolto un ruolo primario nel trattamento dello scorbuto, grave malattia un tempo molto diffusa causata proprio dalla sua carenza.
Funzione della vitamina C
Questa vitamina svolge una fondamentale funzione antiossidante, neutralizzando i radicali liberi che possono danneggiare cellule e tessuti. Ha un ruolo importante inoltre nel processo di regolazione del sistema immunitario, prevenendo le problematiche che un accumulo di radicali liberi può provocare. Grazie alla solubilità in acqua la sua azione può essere efficace sia all’esterno che all’interno delle cellule.
Quanto protegge la vitamina C
Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare ed accumulare vitamina C, che va quindi assunta tramite gli alimenti. Sempre più spesso si fa ricorso anche a integratori che contengono questa sostanza, per ovviare ad eventuali mancanze ed ottenere, soprattutto nella stagione invernale, una maggiore protezione dai sintomi influenzali.
Appurato il valore di questa vitamina, il suo contributo effettivo nel prevenire per esempio il raffreddore è però controverso. Uno studio specifico che ha visto la partecipazione di 11.000 persone è arrivato alla conclusione che l’integrazione di vitamina C non comporta una riduzione di incidenza del raffreddore.
Il ricorso ad integratori potrebbe essere giustificato in casi particolari, cioè per atleti che sono sottoposti ad intensi sforzi fisici, come i maratoneti.
Attenzione alle dosi
La Società Italiana di Nutrizione Umana indica come ottimale l’assunzione di 105 mg/giorno di Vitamina C per gli uomini e di 85 mg/giorno per le donne, dosi che devono essere aumentate in gravidanza ed allattamento.
Per soddisfare il fabbisogno dell’organismo, l’OMS raccomanda di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, considerando che fra gli alimenti con più alta concentrazione di vitamina C rientrano peperoni dolci, lattuga, spinaci crudi, cavoli di Bruxelles cotti, ribes, kiwi, fragole, clementine e arance.
Un'eccessiva assunzione di questa vitamina può comportare effetti collaterali come la formazione di calcoli renali e disturbi come nausea e diarrea.
L’utilizzo di integratori va quindi sempre concordato con il proprio medico ed in caso di persone con alti livelli di ferro è sconsigliabile, perché la vitamina C ne favorisce l’assorbimento.
Curated Tags