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Emergenza sanitaria e mancanze del sistema sanitario

L’attuale emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di Covid-19 ha creato problematiche di salute pubblica a diversi livelli ed esasperato, in molti casi, differenze e mancanze del sistema sanitario, sia in ambito nazionale che territoriale. L’attenzione infatti dedicata ai pazienti affetti da coronavirus e le misure volte a contenere il più possibile il contagio hanno determinato, per esempio, ritardi nelle visite di controllo per i malati cronici e gravi problemi nella gestione dell’assistenza a domicilio.

Una situazione difficile, che comporta pesanti conseguenze a breve e lungo termine, perché non vengono assicurati continuità terapeutica e il necessario supporto domiciliare in caso di malattie gravi e debilitanti, che finisce per ricadere totalmente sui familiari.

Un protocollo in nome di giustizia e uguaglianza

In questo contesto, un segnale positivo arriva da un Protocollo d’intesa stilato da Cittadinanzattiva e Fondazione ANT, importanti realtà impegnate attivamente da anni nella tutela dei diritti dei cittadini e dei malati. L’accordo, stipulato in marzo, ha lo scopo di “unire le forze” e mettere in campo una serie di progetti dedicati ai malati cronici, con particolare riguardo nei confronti dei pazienti oncologici.

I valori di base a cui si ispira questo piano uniscono l’idea di giustizia e imparzialità all'esigenza di un'assistenza adeguata su tutto il territorio, che si concretizzi anche in specifici interventi a domicilio e in un aiuto indirizzato sia ai malati in prima persona che ai familiari.

I punti salienti del protocollo d’intesa

Cittadinanzattiva e Fondazione ANT si impegnano quindi a portare avanti questo ambizioso progetto, volto a colmare lacune e garantire servizi e azioni come:

  • la promozione di una informazione chiara e corretta relativa alla possibilità di usufruire di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita da parte di pazienti oncologici;
  • la diffusione di una maggiore consapevolezza e conoscenza dei cittadini sulle tematiche inerenti ai tumori e all’assistenza domiciliare;
  • il coinvolgimento da parte di Cittadinanzattiva di Fondazione ANT in iniziative nazionali e locali per una cooperazione efficace volta a sfruttare le rispettive competenze, in particolare per quanto riguarda patologie croniche, prevenzione dei tumori, cure palliative, gestione dei sintomi complessi, aspetti psicologici della cura e caregiving;
  • la promozione di iniziative comuni di informazione relative all’importanza di diagnosi precoce e adozione di stili di vita corretti;
  • la partecipazione di Fondazione ANT al Coordinamento nazionale delle Associazioni Malati Cronici e Rari – CnAMc, che comprende al momento circa 110 realtà diverse.

Un progetto a tutela delle persone

Questa intesa sancisce un passo significativo nella direzione della proficua collaborazione fra le organizzazioni ed esplicita la stima reciproca che intercorre fra queste associazioni, impegnate in maniera diversa nell’ambito dell’attivismo civico.

Proprio in un momento particolarmente difficile per il settore sanitario, si può intravedere la speranza di un miglioramento, grazie a un progetto che si nutre di alti ideali per calarsi nella realtà e nei bisogni più immediati e concreti dei malati.

Pazienti e famiglie, che soprattutto nell'ultimo anno si sentono abbandonati e che risentono di gravi deficit a livello informativo e assistenziale, possono ora contare su questa sinergia per vedere rispettati i propri diritti alla cura e all’assistenza domiciliare.

Più in generale, con il Protocollo d’intesa si intende richiamare l’attenzione sul concetto di dignità di vita e, quindi, su una gestione più accurata e continuativa della malattia e del dolore. La tutela dei cittadini e della loro salute deve inoltre passare attraverso specifici programmi di prevenzione e di screening, in modo da permettere diagnosi precoci e un rapido accesso alle cure che in molti casi, come per esempio per i pazienti oncologici, rappresentano elementi di fondamentale importanza per elevare l’efficacia dei trattamenti, l’aspettativa e la qualità della vita.

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