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Febbre alta, forti mal di testa, dolori muscolari e articolari intensi sono i sintomi più comuni della Dengue, nota anche come “febbre spaccaossa”, che nelle forme più gravi può provocare anche sanguinamenti, difficoltà respiratorie, insufficienza d'organo, fino alla morte. "Non è una malattia facile da curare", assicura Clarence Yeo Sze Kin, medico di Singapore, dove da alcune settimane si moltiplicano i casi di dengue, un’epidemia alimentata da un insolito e prolungato caldo e dai frequenti rovesci temporaleschi che hanno favorito l'attività delle zanzare che trasmettono il virus.

A Singapore è allarme

Al 1° giugno scorso, la città-stato asiatica aveva già superato gli 11 mila casi - oltre il doppio di quanti segnalati nel 2021 - e registrato la prima vittima, inaugurando con largo anticipo la stagione di questa malattia divenuta ormai endemica nella regione.

Se l'emergenza singaporiana preoccupa nell'immediato gli altri paesi del Sudest asiatico non lascia indifferente nemmeno l'Europa, a causa dei cambiamenti climatici e della globalizzazione dei commerci e dei viaggi che moltiplicano le possibilità di trasmissione a lungo raggio.

La Dengue in Italia

In Italia la possibilità di ammalarsi è bassa ma non così remota: ogni anno nel nostro Paese si registrano decine di casi tra persone ritornate da mete esotiche. Non ci sono focolai che preoccupano. Tuttavia, dopo i casi di “febbre spaccaossa” accertati nelle ultime settimane a Pisa, Faenza, Brescia e Modena, sono scattate le bonifiche volute dai sindaci con tanto di ordinanza di disinfestazione.

Il report dell’Oms

Secondo un report diffuso a gennaio 2022 dall'Oms, la Dengue attualmente "è endemica in più di 100 Paesi" e i casi sono aumentati di "30 volte negli ultimi 50 anni. Non solo il numero di infezioni sta crescendo a mano a mano che la malattia si diffonde in nuove aree, ma si stanno verificando focolai esplosivi", aggiunge l'Oms.

Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per la sanità, l'anno record per la Dengue è stato il 2019, quando nel pianeta, prima che la pandemia limitasse gli spostamenti delle persone, sono stati registrati 5,2 milioni di casi e in tutta l'Asia le epidemie di febbre spaccaossa hanno ucciso migliaia di persone. Per Singapore, dove la Dengue è endemica da decenni, l'annus horribilis è stato invece quello successivo, quando la Città-Stato ha registrato 35.315 casi e 28 decessi. Per l'ondata anticipata di quest'anno, gli esperti mettono sotto accusa "molteplici fattori" tra cui "il clima sempre più caldo-umido e un nuovo ceppo virale dominante".

Il ruolo delle zanzare

La dengue è una malattia infettiva causata da quattro varianti dello stesso virus (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e viene trasmessa all’uomo per mezzo delle zanzare che, a loro volta, hanno punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Il vettore principale è la zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti) ma può venire trasmessa anche dalla zanzara tigre (Aedes albopictus).

Sintomi

Nell'arco di 5-6 giorni dalla puntura, la malattia può progredire in forma asintomatica o manifestarsi con febbre molto alta, forti mal di testa, dolori attorno e dietro agli occhi, dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La malattia ha un tasso di mortalità molto basso (l'1% dei casi), che però sale al 40% se la patologia si complica nella forma emorragica.

Diagnosi

La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Cure

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Gli esperti raccomandano riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al paziente per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.

Attualmente sono allo studio una serie di vaccini, anche se la conoscenza del virus e del suo meccanismo di azione sono aumentate solo in anni recenti, dopo che si è registrato un incremento della diffusione della malattia. Purtroppo, l’aver contratto la dengue protegge la persona solo contro il virus che l’ha causata ma non contro gli altri tre tipi virali.

Riguardo la prevenzione, la misura più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Fondamentali alcune pratiche: l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende, eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare vere e proprie campagne di disinfestazione.

08/09/2022

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