Le persone vaccinate e rivaccinate contro Covid-19, in caso di infezione con le varianti Omicron, hanno minore contagiosità rispetto ai non vaccinati. Quindi, oltre a proteggere dalla malattia grave, i vaccini dimostrano di avere un certo effetto anche nel limitare la circolazione virale, come ha concluso un gruppo di scienziati dell'Università di Ginevra, in Svizzera, autori di un articolo pubblicato su 'Nature Reviews Microbiology'. Nel passaggio chiave dell'analisi si legge che, "tra pazienti non vaccinati, completamente vaccinati o boosterizzati, non sono state riscontrate differenze significative nella quantità di Rna virale" recuperabile dopo infezione da varianti Omicron BA.1 e BA.2 di Sars-CoV-2. Ma per i contagiati "i titoli infettivi", ossia in grado di trasmettere Covid, anche "dopo una sola dose vaccinale di richiamo erano inferiori". Nel loro complesso, gli studi esaminati dai ricercatori elvetici indicano che "la tripla vaccinazione riduce la carica virale infettiva", pur non variando "il periodo di tempo durante il quale il virus può essere isolato" dai contagiati Omicron.
"Anche se i vaccini" anti-Covid "attualmente utilizzati sono ancora basati sulla proteina Spike del virus ancestrale" Wuhan "e stimolano principalmente una risposta immunitaria sistemica, piuttosto che mucosale - sottolineano gli autori - sono stati" comunque "osservati effetti sulla carica virale, sulla diffusione e sulla trasmissione del virus infettivo".
06/12/2022
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