"Quando ci siamo incontrati virtualmente a Riad l'anno scorso, tutti speravamo che ormai la pandemia fosse sotto controllo". E invece "è vero l'opposto. Molti Paesi continuano ad affrontare un forte aumento dei casi e dei decessi, nonostante siano stati somministrati più di 5 miliardi di vaccini in tutto il mondo. Ma quasi il 75% di queste dosi è stato somministrato in soli 10 Paesi. L'Africa ha la copertura vaccinale più bassa, con il 2%. Questo è inaccettabile". In questo modo inizia il messaggio del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, inviato in occasione del G20 Salute di Roma.
"Aiutare ogni Paese a vaccinare almeno il 10% della popolazione entro la fine di questo mese e almeno il 40% entro la fine dell'anno", e raggiungere il "70% della popolazione mondiale" vaccinata "entro la metà del prossimo anno". Questi gli obiettivi dell'Organizzazione mondiale della sanità nella lotta contro Covid-19 che, secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, "possiamo ancora raggiungere, ma solo con l'impegno e il sostegno dei Paesi del G20" che, "in qualità di maggiori produttori, consumatori e donatori di vaccini", hanno in mano "la chiave per raggiungere l'equità vaccinale e porre fine alla pandemia".
"Non possiamo permettere che una pandemia di questa portata si ripeta e che un'ingiustizia come questa", con Paesi quasi completamente 'scoperti' in termini di immunizzazione anti-Covid, "accada di nuovo", avverte il Dg che avanza "3 richieste concrete". La prima è appunto quella di "sostenere il raggiungimento degli obiettivi globali di vaccinazione dell'Oms" sia attraverso il meccanismo Covax, "adempiendo ai propri impegni di condivisione delle dosi entro la fine di questo mese al più tardi", sia "facilitando la condivisione di tecnologia, know-how e proprietà intellettuale per supportare la produzione regionale di vaccini".
In secondo luogo, è necessario "sostenere lo sviluppo e l'adozione di un accordo internazionale giuridicamente vincolante sulla preparazione e la risposta contro nuove pandemie, come impegno per le generazioni future". Terza richiesta, "potenziare l'Oms supportando iniziative che rafforzino e non indeboliscono il suo mandato, e impegnandosi in un'inversione storica dell'attuale squilibrio tra contributi finanziari definiti e volontari". Bisogna agire ora, esorta il Dg: "Concordo con il ministro" della Salute italiano Roberto "Speranza - dice - Carpe diem!".
06/09/2021
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