“Se il quadro epidemiologico continuerà ad essere positivo, le misure restrittive saranno riviste”, lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Sui controlli del Green pass sul luogo di lavoro, in vista dell'obbligo della certificazione verde Covid per i lavoratori che entra in vigore da venerdì 15 ottobre, "abbiamo definito che, all'interno delle aziende, si possano individuare delle figure a cui spetta il compito di controllare. Quotidianamente deve essere fatto un controllo, che può essere a campione o fatto singolarmente", ha spiegato il sottosegretario Costa, ospite di 'Oggi è un altro giorno' su Rai 1.
"Nel momento in cui siamo in presenza di un vaccinato, siamo in presenza di un Green pass che ha una durata temporale molto lunga", ma "se siamo davanti a un Green pass generato da un tampone - ha ricordato Costa - dopo 48 ore questo scade" e per questo "i controlli devono essere fatti quotidianamente, a campione, facendo un monitoraggio per garantire che nei luoghi di lavoro ci sia quella sicurezza e quella tracciabilità che permette al nostro Paese di proseguire in questo percorso. Non possiamo permetterci di tornare indietro", ha avvertito.
"Noi abbiamo lo stato di emergenza che arriva per ora a fine anno – ha continuato il sottosegretario -. Io credo che, se il quadro epidemiologico continuerà ad essere positivo e se i cittadini italiani continueranno a vaccinarsi, è ragionevole pensare che a fine anno potrebbero essere riviste alcune misure restrittive tra cui anche l'utilizzo del Green pass”.
Il Green pass è stato sicuramente “uno strumento che ci ha consentito di progredire positivamente nella campagna vaccinale, ma io credo – ha aggiunto - che l'obiettivo del 90% della platea vaccinabile è assolutamente un obiettivo raggiungibile e quella condizione che ci permette di gestire e governare la pandemia e una riduzione dell'utilizzo del Green pass".
13/10/2021
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