Dermatiti
La dermatite è un’infiammazione improvvisa della pelle accompagnata da arrossamento, prurito e gonfiore, che ha origine da un’irritazione o reazione allergica
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La dermatite è un’infiammazione improvvisa della pelle accompagnata da arrossamento, prurito e gonfiore, che ha origine da un’irritazione o reazione allergica
La dermatite è un’infiammazione degli strati superficiali della pelle accompagnata da arrossamento, prurito e gonfiore, che ha origine da un’irritazione o reazione allergica a fattori esterni o interni.
Può essere di vari tipi (irritativa, allergica, eczematosa, infiammatoria, reattiva) e, a seconda dei casi, momentanea o persistente. Può, inoltre, accompagnarsi a desquamazione, vescicole, bolle, erosioni e croste.
I sintomi più comuni della dermatite sono:
La dermatite è una reazione della pelle a sostanze irritanti o allergeni, che possono essere entrati in contatto diretto con la cute oppure ingeriti, ma anche a uno stato di secchezza e al prurito continuo.
Alcune forme di dermatite si presentano solo in alcune parti del corpo, come la dermatite da contatto, mentre altre, come la dermatite atopica, possono verificarsi ovunque.
Per la diagnosi della dermatite generalmente è necessario sottoporsi a una visita dermatologica. In caso di dermatite allergica, il dermatologo può condurre test allergologici, come il Patch Test, attraverso il quale si possono identificare le sostanze che l'hanno provocata. Per confermare la diagnosi si possono eseguire specifici esami del sangue.
Il trattamento della dermatite varia a seconda del tipo e delle cause.
Prodotti lenitivi di automedicazione - aiutano ad alleviare momentaneamente l'infiammazione e il prurito. Tra questi, creme all’ossido di zinco e magnesio silicato per i quali comunque è sempre meglio rivolgersi ad un medico.
Prodotti a base di cortisone - sono indicati per dermatite atopica e dermatite allergica, purché per un periodo limitato di tempo.
Fototerapia - in alcuni casi si può intervenire con questa tecnica. L'uso controllato di raggi UV, infatti, può attenuare o favorire la riduzione dei sintomi più fastidiosi.
Le principali forme di dermatite sono:
È un’infiammazione cronica della pelle, non infettiva né contagiosa.
Molto frequente nella prima infanzia - colpisce il 15-20% dei bambini; una recente indagine internazionale che ha coinvolto anche l’Italia evidenzia nel nostro paese un’incidenza di dermatite atopica fino all’8% degli over 18, ma riguarda anche circa il 2-5% della popolazione adulta.
Si tratta di uno stato infiammatorio della cute che provoca: arrossamento e forte prurito, che possono sfociare in lesioni su varie parti del corpo, dalle pieghe delle braccia e delle gambe a punti più visibili, come il dorso delle mani e il viso.
Si manifesta con vescicole in corrispondenza di gomiti, ginocchia e collo, zone in cui l’umidità favorisce l'irritazione della pelle.
I tipici sintomi della dermatite atopica sono:
Le chiazze della pelle e le lesioni cutanee possono a lungo termine condurre a infezioni.
La dermatite atopica si associa ad asma, rinite e congiuntivite, ma anche a un rischio aumentato di infezioni cutanee, oltre che respiratorie e urinarie.
A causa dei suoi sintomi, la dermatite atopica ha un notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti, il prurito costante impedisce loro il riposo notturno. Frustrazione, rabbia, stress e disturbi del sonno possono condurre a stati d’ansia e, nei casi più gravi, a depressione oltre che aumentare anche il rischio di altre condizioni e patologie.
Le cause della dermatite atopica non sono chiare, tuttavia per gli esperti andrebbero ricondotte a:
Al momento i medici si limitano a gestire la dermatite atopica favorendo la riduzione del prurito e dell'infiammazione cutanea, conosciuta anche come eczema e con la quale si stima convivano il 10% degli adulti e il 25% dei bambini nel mondo.
Le forme lievi vengono trattate con farmaci antinfiammatori topici (cortisonici) mentre le forme gravi con l’utilizzo di farmaci sistemici, come ciclosporina, azatioprina e methotrexate.
Tra i farmaci a disposizione anche quelli usati per il trattamento dell’artrite reumatoide, che ha un’azione di controllo sui sintomi più comuni della patologia.
La dermatite atopica può peggiorare nel caso il paziente entri a contatto con allergeni. Quindi è bene evitare le sostanze per le quali sappiamo di essere sensibili, oltre che mantenere la pelle sempre ben idratata, in modo che vi sia un’ulteriore barriera contro gli allergeni.
Inoltre, per prevenire la dermatite atopica è bene seguire alcune semplici regole: evitare bagni e lavaggi troppo frequenti, perché la pulizia eccessiva e l'uso di saponi aggrediscono la pelle, impoverendone gli strati esterni che la proteggono.
Dopo la doccia o il bagno, asciugare la pelle delicatamente, tamponando l'umidità in eccesso.
Inoltre, vanno evitate: creme idratanti, emollienti e profumi perché non tollerate dai soggetti atopici, indumenti in fibra sintetica che tengono umida la pelle. Dietro consiglio del medico dermatologo, utilizzare creme lenitive al primo accenno di prurito della pelle.
L’esposizione al sole, sebbene con cautela, induce la regressione della dermatite atopica.
Colpisce circa il 15 per cento dei bambini nel mondo e si calcola che circa il 25% dei bambini affetti dalla malattia continuerà a presentarne i sintomi anche in età adulta.
Si manifesta di solito nei primi mesi di vita, in circa il 20-30% dei bambini.
Il sintomo principale è il prurito: presente in tutte le età, è intenso e quasi costante, talvolta anche in assenza di lesioni.
Le cause note sono:
È un’infiammazione cronica della cute che interessa le zone seborroiche del cuoio capelluto, del volto, delle orecchie, delle sopracciglia e del tronco.
Tuttavia, può presentarsi anche nella zona delle ascelle e dei genitali, specie nell'uomo. A livello dei genitali la dermatite seborroica talvolta viene scambiata per una micosi o altra infezione.
Questa forma di dermatite è abbastanza comune e si stima che interessi dal 3 al 5% della popolazione mondiale.
In età pediatrica si manifesta come "crosta lattea". Nell'anziano è presente spesso in forma lieve moderata e quando presente in forma grave prelude o si associa generalmente a quadri neurologici degenerativi.
La dermatite seborroica può avere delle manifestazioni intermittenti (è una malattia cronico-recidivante) che spesso si verificano durante il passaggio da una stagione all'altra. Causa poco prurito su corpo e viso che, invece, può essere intenso e fastidioso sul cuoio capelluto.
La dermatite seborroica fa la sua comparsa, sin dall’adolescenza. I sintomi tipici della malattia sono:
Tra le cause della dermatite seborroica:
Per gli esperti il fattore scatenante della dermatite seborroica viene individuato solitamente nella presenza di un fungo della specie Malassezia, un normale lievito della pelle.
Tra i trattamenti indicati per la dermatite seborroica:
Non è possibile prevenire la comparsa della dermatite seborroica.
Tuttavia, si raccomanda di evitare bagni e lavaggi troppo frequenti, l'uso di saponi o shampoo aggressivi finisce per impoverire la pelle degli strati esterni che la proteggono. Inoltre, occorre evitare di grattarsi e di togliere manualmente le squame perché queste manovre provocano nuova infiammazione e nuova dermatite.
Un'infiammazione acuta cutanea causata dal contatto diretto con sostanze irritanti o allergeniche (saponi detergenti, detersivi, nichel, lattice o altre sostanze chimiche come coloranti e resine), non a caso si manifesta con gonfiori e arrossamenti.
La dermatite da contatto fa la sua comparsa con:
La diagnosi è formulata sulla base dell'anamnesi positiva per esposizione, sull'esame obiettivo e talvolta mediante test con cerotti cutanei o patch test, per identificare le sostanze che l'hanno provocata.
Il trattamento dipende dall'agente che l'ha provocata e dalla possibilità di allontanarla della pelle. L'eczema può essere mitigato con antipruriginosi e corticosteroidi topici.
Occorre evitare il contatto con gli allergeni, quando individuati. Anche in questo caso, si raccomanda di evitare bagni e lavaggi troppo frequenti, per non aggredire la pelle, e di idratare la pelle secca con creme delicate e non profumate.
È una forma di infiammazione della pelle che compare all’improvviso, senza la presenza di particolari fattori scatenanti e in coincidenza con periodi particolarmente stressanti, che mettono a dura prova l’equilibrio psico-fisico dell’organismo.
Si manifesta con macchie rosse su viso, collo, mani, palpebre e piedi. Spesso l’eruzione rossastra è accompagnata da bruciore e prurito più o meno intenso che costringe il soggetto a grattarsi con insistenza. Questa situazione può provocare ferite, abrasioni ed escoriazioni e un rischio indiretto di infezione.
I tipici sintomi della dermatite da stress sono:
Anche questa forma di dermatite può pregiudicare il riposo notturno.
L’affaticamento psicofisico ed emotivo riveste un ruolo fondamentale nel causare la dermatite da stress. Altri fattori di rischio sono: eccessiva pulizia, utilizzo di cosmetici, esposizione al freddo e all’umidità.
Per arrivare a una diagnosi, di solito è sufficiente la visita del dermatologo, tuttavia in certi casi è necessario effettuare esami per escludere l'interferenza di altri fattori (esposizione ad agenti esogeni, cause endogene e alterazioni immunologiche).
In genere, la dermatite da stress si risolve spontaneamente, dopo un breve periodo, senza bisogno di cure specifiche. In particolari circostanze si possono adoperare rimedi per alleviare i sintomi. Tra questi: creme lenitive di automedicazione, in grado di mitigare temporaneamente l'infiammazione e il prurito.
Si raccomanda di evitare l’eccessiva pulizia personale e di lavarsi con detergenti senza agenti schiumogeni. Laddove possibile, eliminare, le fonti di stress.
È una malattia della pelle cronica, autoimmune e strettamente legata all’intolleranza al glutine e alla celiachia. La dermatite erpetiforme si sviluppa nel 15-25% dei pazienti con il morbo celiaco. Questa particolare tipologia di malattia della pelle viene quindi considerata come la manifestazione cutanea di un’intolleranza alimentare, anche se non tutte le persone celiache soffrono di dermatite erpetiforme.
Questa infiammazione si presenta con:
Se rimosse meccanicamente, le bolle possono dare origine a desquamazioni e a piccole emorragie seguite dalla comparsa di crosticine e di cicatrici. Le zone maggiormente colpite dalla dermatite erpetiforme sono la regione lombare, le ginocchia e i gomiti.
Per accertare che si tratti di dermatite erpetiforme è necessaria una biopsia cutanea con test di immunofluorescenza diretta.
Il trattamento si basa solitamente sull'utilizzo di dapsone o sulfapiridina associato a una dieta priva di glutine.
In questi mesi con la pandemia da Sar-CoV-2 stiamo indossando un dispositivo indispensabile per la sicurezza di tutti: la mascherina protettiva. Che si tratti di mascherine chirurgiche o di stoffa, con protezione maggiore, come le FFP2 e FFP3, a lungo andare il loro utilizzo può provocare dei fastidi alla pelle e le persone già affette da dermatite atopica possono sviluppare fastidiosi e sgradevoli sfoghi sul viso.
Questi dispostivi, infatti, sono prodotti con materiali che talvolta possono irritare la pelle e provocare prurito e rossori, peggiorando i sintomi di chi già soffre di dermatite atopica.
Per questi motivi, gli esperti consigliano per prima cosa di idratare bene la pelle applicando creme lenitive e consultare il dermatologo in caso di necessità. Solo lo specialista, all’occorrenza, può decidere se prescrivere i cortisonici locali.
Le donne, inoltre, dovrebbero limitare se non evitare del tutto il make-up perché, assieme all’utilizzo della mascherina, può occludere ulteriormente i pori.
I segni clinici della dermatite (seborroica e atipica) come arrossamento, prurito, squame, fastidio cutaneo, alternarsi tra riacutizzazioni e remissione possono essere presenti anche nella psoriasi.
La differenza tra dermatite seborroica e psoriasi è nell’aspetto delle lesioni.
Le placche della dermatite seborroica sono ricoperte da squame più gialle e con maggiore sebo rispetto a quelle della psoriasi.
Inoltre, il prurito è meno presente e fastidioso rispetto alla psoriasi, anche se può essere intenso in alcuni pazienti.
Secchezza della cute, prurito e bruciore sono correlabili a dermatite atopica e alla stessa psoriasi. Sebbene sembrino identiche - entrambe caratterizzate da chiazze accompagnate da prurito di intensità variabile – l’aspetto apparentemente simile non deve trarre in inganno.
La dermatite atopica è caratterizzata da chiazze simil eczema (arrossate e umide) su cute secca, mentre la psoriasi si presenta con placche arrossate e desquamanti. Inoltre, nella dermatite atopica il prurito è costante e sempre presente, invece, nella psoriasi è variabilmente percepito.
Macchie superficiali, secchezza e desquamazione, prurito: i sintomi sembrano gli stessi ma tra micosi e dermatite ci sono varie differenze. La dermatite è un’infiammazione improvvisa della pelle accompagnata da arrossamento, prurito e gonfiore, che ha origine da un’irritazione o reazione allergica a fattori esterni o interni.
La micosi, invece, è un’infezione che ha origine da un fungo: i responsabili sono i miceti, funghi della pelle, parassiti in grado di diffondersi sulla superficie dell’epidermide, ma anche su capelli, peli e unghie. Non è un’infezione grave, il più delle volte rimane circoscritta a una piccola area ma difficilmente viene diagnosticata in tempo: la micosi è tanto comune quanto trascurata e sottovalutata.
La micosi si manifesta nell’area inguinale, nelle ascelle e molto spesso su mani e piedi, zone che entrano facilmente a contatto con le superfici che ospitano i funghi.
Tra le micosi più diffuse, sicuramente c’è quella che si sviluppa sulle unghie dell’alluce, oppure nello spazio tra le dita di mani e piedi. Qui il fungo può provocare anche vescicole, bolle e desquamazioni.
La micosi è favorita da caldo e umidità: la pelle infatti stimolata a sudare maggiormente favorisce la proliferazione di funghi e batteri. Tra i luoghi dove è più facile lo sviluppo delle micosi: piscina, terme e palestre.
Per prevenire la micosi occorre prestare la massima attenzione alla propria igiene, facendo sempre uso di attrezzature personali ben pulite e asciutte (ciabatte in gomma per la piscina, asciugamani e spazzole per capelli personali, detergenti specifici).
Per curare l’infezione, si potrebbero prendere in considerazione creme, lozioni e gel mirati per la pelle infetta e smalti curativi per le unghie.
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