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Tre milioni di italiane soffrono di endometriosi: donne costrette a fare i conti, oltre che con la malattia, con “un contesto socio-culturale denso di stigma”. Lo denuncia la Federazione italiana endometriosi (Fie), che promuove una campagna di sensibilizzazione per raccontare le difficoltà vissute ogni giorno dalle pazienti.

Attraverso tre video, la Fie vuole lanciare "un messaggio forte di sensibilizzazione contro tutti i pregiudizi e gli ostacoli che oltre 3 milioni di donne in Italia sono costrette ad affrontare quotidianamente, nei più svariati contesti sociali, a partire dalla famiglia e dal lavoro, a causa della loro malattia". Una condizione che "troppo spesso genera luoghi comuni e giudizi sbagliati, che finiscono per 'paralizzare' ancora di più la persona che soffre di endometriosi, portandola a non agire e a chiudersi in se stessa".

I video, che saranno diffusi dal 22 aprile sui canali social della Fie e all'interno della community ufficiale che conta oltre 42mila iscrizioni - spiega la Federazione in una nota - riportano numerose testimonianze di pazienti con endometriosi e di chi vive a stretto contatto con loro. Testimonianze di donne, dunque, ma anche di uomini - padri, mariti, fidanzati, amici - interrotte da voci senza corpo che impediscono a chi parla di raccontare la propria esperienza.

"L'endometriosi è una malattia invisibile, difficile da comprendere per chi non ne è vittima e che genera spesso giudizi superficiali o veri e propri pregiudizi e comportamenti discriminatori - afferma Pietro Giulio Signorile, presidente della Fie - Le donne che soffrono di endometriosi spesso sono penalizzate due volte: dalla malattia e dal contesto socio-culturale. Per questo è importante diffondere quanto più possibile la conoscenza di questa malattia e invitare le istituzioni a effettuare azioni concrete a sostegno delle donne che devono convivere con questa invisibile patologia invalidante, per cui ad oggi non ci sono cure, ma solo terapie".

28/04/2022

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