L'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) ha realizzato un documento tecnico che definisce le linee di indirizzo per Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFoC), una nuova figura che si inserisce nell’ambito della Missione 6, Componente 1 del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).
Gli obiettivi delle linee di indirizzo
Le “Linee di indirizzo per gli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFoC)" sono il frutto di un complesso lavoro coordinato da AGENAS che ha visto la partecipazione di 10 Regioni, dell'Università di Torino, della Scuola Superiore Sant'Anna - Laboratorio MeS, delle Società scientifiche AIFEC e APRIRE e della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI). Il documento mira a migliorare l’organizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale, prestando particolare attenzione al livello della qualità delle cure, e a promuovere la collaborazione fra le diverse figure sanitarie. In questa prospettiva, gli Infermieri di Famiglia e di Comunità diventano figure essenziali nell’assicurare maggiore benessere ai cittadini e una più attenta gestione della prevenzione delle malattie direttamente sul territorio.
Infermiere di Famiglia e di Comunità, chi è
I compiti dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità erano già stati delineati nel 2000 dall’OMS e comprendono il supporto ai cittadini affetti da malattie croniche e disabilità, attraverso, per buona parte del tempo, un’assistenza domiciliare indirizzata a creare un buon equilibrio all’interno della famiglia e nella vita di comunità.
Secondo la definizione delle linee guida di AGENAS, questo professionista della salute è un dipendente del Servizio Sanitario Regionale (SSR) che viene assegnato a un distretto sanitario per lavorare in una struttura territoriale aziendale, ovvero Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità e Unità di Continuità Assistenziale. La figura incarna un modello di assistenza di iniziativa e prossimità, integrandosi nella struttura e collaborando con altri professionisti, in particolare con il Medico di Medicina Generale (MMG) e con il Professionista di Libera Scelta (PLS). Attraverso il rafforzamento di queste relazioni, si vuole arrivare alla creazione di un team multiprofessionale, attento alle caratteristiche peculiari locali e in grado di comprendere e supportare i cittadini in maniera puntuale ed efficace.
Come si forma un Infermiere di Famiglia e di Comunità
Per intraprendere questa professione, canale prioritario è il conseguimento del Master Universitario di primo livello in Infermieristica di Famiglia e di Comunità, ma sono anche previsti percorsi formativi regionali, svolti in collaborazione con le Università. Il modello formativo proposto sarà strutturato in moduli e accreditato per l'Educazione Continua in Medicina (ECM). Inoltre, tramite questi percorsi sarà possibile convalidare almeno una parte dei Crediti Formativi Universitari necessari per conseguire il titolo di Master, grazie ad accordi specifici con le Università.
Criteri di reclutamento
Criterio preferenziale per essere allocati nel ruolo di IFoC viene considerato il titolo di Master specifico. Secondariamente, si intende valorizzare il lavoro degli Infermieri già attivi in ambito territoriale da almeno 2 anni, che dovranno svolgere un percorso formativo regionale. Un altro criterio di assegnazione del ruolo potrebbe essere la manifestazione di particolare interesse nei confronti dell'ambito di infermieristica di Famiglia o Comunità o chi possiede un titolo di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, sempre accedendo a un periodo di formazione.
04/10/2023
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