It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

“Era previsto che quest'anno avremmo avuto una brutta influenza. Tuttavia, a causa delle vaccinazioni in ritardo rischiamo di avere il picco influenzale, in discreto anticipo rispetto alla 'tradizione', proprio a Natale, un regalo di cui si poteva fare a meno".

Così Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, punta il dito contro i 'ritardi' nella promozione istituzionale della vaccinazione antinfluenzale, nonostante fosse "largamente prevista una stagione intensa". E sottolinea il "vuoto drammatico sul sostegno all'immunizzazione dei bambini", che si ammalano di più e sono "un amplificatore dell'epidemia stagionale", aggiunge commentando i dati, in rialzo, dei casi di influenza nell'ultima settimana evidenziati dal rapporto Influnet.

"Sapevamo da tempo - sottolinea l'infettivologo - che quest'anno avremmo avuto una brutta influenza. Una previsione basata, più che sulla 'cattiveria' intrinseca del virus, sul fatto che i patogeni avessero circolato pochissimo come conseguenza del distanziamento sociale e dell'uso della mascherina per Covid. I dati che questa estate sono arrivati dall'emisfero australe erano inequivocabili".

Ed era "chiaro – conclude Galli - che in una situazione del genere cominciare con la vaccinazione in tempo, nei modi opportuni, almeno dalla metà di ottobre, sarebbe stato logico. Certo molti si sono vaccinati, alcune Regioni si sono mosse in tempo. Ma l'impressione è che non ci sia stata attenzione nei tempi e nei modi".

12/12/2022

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica