L’incidenza molto bassa dell'influenza registrata l’anno scorso "non deve trarci in inganno. Abbiamo avuto pochissimi casi di malattie respiratorie, raffreddori e problemi respiratori dovuti a batteri perché erano attive tutte le misure anti-Covid, dalla mascherina al lavaggio delle mani, ed erano chiuse molte attività sociali e anche la scuola. Ecco che, se la circolazione del virus è stata ridotta, questo potrebbe essere un boomerang tra un mese", in considerazione che "una gran fetta della popolazione non ha avuto la malattia ed è scoperta. Per questo l'influenza 2021-2022 potrebbe essere più impattante". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, a proposito dell’inizio della campagna antinfluenzale e della continuazione di quella anti-Covid, che comprende anche l’avvio della somministrazione della terza dose per qualche categoria di soggetti.
"L'influenza infatti si autolimita tra chi è vaccinato e chi si ammala - chiarisce Scotti - Quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere più suscettibile al virus".
Sull'organizzazione della campagna vaccinale antinfluenzale, il segretario della Fimmg afferma che "a noi i vaccini vengono consegnati a fine settembre-inizio ottobre; lo scorso anno io l’ho avuto il 28 settembre. Avere i vaccini disponibili con una tempistica giusta ci permette di essere pronti a ottobre - precisa - visto che questi vaccini non hanno il problema della conservazione come invece hanno quelli anti-Covid".
"Al momento - rimarca - dobbiamo ancora capire come procederà la campagna vaccinale, anche se il linea di massima per la medicina generale parliamo di pazienti cronici e over 60, sperando che la maggior parte di questi siano vaccinati contro il Covid perché chi ha rifiutato questo vaccino dubito farà l'antinfluenzale".
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