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Il binomio ‘salute respiratoria e ambiente’ è sempre più forte. “La qualità dell’aria che respiriamo è molto importante perché, oltre al fumo di sigaretta, è il secondo determinante di alcune patologie respiratorie croniche, come la bronchite cronica e l’enfisema polmonare”. Lo afferma Mauro Carone, Direttore Uoc Pneumologia e riabilitazione respiratoria Irccs Maugeri Bari e presidente del recente congresso promosso da Aipo Associazione italiana pneumologi ospedalieri.

Tra i temi di particolare interesse degli pneumologi spiccano: riorganizzazione dei reparti, soprattutto dopo il Covid-19 e l’istituzione di sezioni di terapia semi-intensiva respiratoria; nuovi Lea; Pnrr e lo stato di attuazione degli interventi in sanità sull’integrazione ospedale-territorio, ma soprattutto l’impatto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sulla salute respiratoria e iniziative in favore dell’ambiente. A tale proposito, gli specialisti hanno proceduto alla piantumazione di alberi all’interno del comune in cui si svolgono i lavori. “Abbiamo iniziato lo scorso anno a Catania – ricorda lo pneumologo – dove abbiamo collocato 150 tra alberi e arbusti. Per noi il binomio salute respiratoria e ambientale è fondamentale, non si può avere una buona salute respiratoria se non c’è una buona salute ambientale”.

Al tema è dedicato anche un talk show aperto alla cittadinanza sugli effetti dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici sulla salute dell’uomo, con esperti di fama internazionale e rappresentanti delle istituzioni locali, con l’obiettivo di capire come contribuire ad evitare e combattere l’inquinamento ambientale

Una particolare attenzione è riservata anche “alla qualità del sonno – avverte l’esperto – che è molto importante per il nostro organismo. Ci sono alcune patologie respiratorie croniche legate alle apnee notturne che non ci permettono di respirare bene fino a causare dei danni non soltanto all’apparato respiratorio ma anche all’apparato cardiovascolare. Tutto questo può determinare gravi problemi ai nostri pazienti, un’apnea ripetuta nel sonno per lunghi anni può infatti portare a iper-sonnolenza diurna, quindi provocare incidenti stradali, incidenti sul lavoro, aumentando il rischio di ictus e infarto miocardico. Quindi una giusta qualità del sonno, che va misurata e trattata con esami e strumenti particolari, permette di evitare tutti questi rischi e di fare una vita il più normale possibile”.

08/06/2023

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