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La metà degli adolescenti dichiara che, dopo la pandemia, ha migliorato i rapporti in famiglia e il rendimento scolastico (40%). Il 20% però segnala che la salute mentale e la vita, in generale, ne abbiano risentito negativamente. È questa la fotografia dei comportamenti dei giovani italiani nel post pandemia, scattata dalla VI rilevazione 2022 del Sistema di sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children - comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), coordinato dall’Istituto superiore di sanità insieme alle Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del ministero della Salute, la collaborazione del ministero dell’Istruzione e del merito e tutte le Regioni e Asl.

La ricerca, che viene condotta ogni quattro anni, ha permesso un confronto con lo stato di salute di un gruppo analogo di adolescenti nel 2017-18. È stato coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni di giovani di 11, 13, 15 e, per la prima volta quest’anno, di 17 anni, per un totale di oltre 89.000 ragazzi e ragazze, più di 6.000 classi e più di 1.800 istituti scolastici. I risultati sono stati illustrati settimana scorsa all’Iss.

"La sorveglianza degli stili di vita dei nostri ragazzi e ragazze è, oggi, particolarmente preziosa - afferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss - perché ci aiuta a intercettare fenomeni nuovi, come il cyberbullismo legato all’uso dei social media, dai quali dipendono in modo significativo la loro salute e la loro qualità di vita". I giovani hanno una discreta percezione della loro qualità di vita, anche se inferiore rispetto agli anni passati e maggiore tra i ragazzi rispetto alle ragazze. Nel complesso, si sentono supportati da amici e compagni di classe, si fidano degli insegnanti ma sono spesso stressati dagli impegni scolastici.

Abitudini alimentari e stili di vita - emerge dall'indagine - possono migliorare: il consumo quotidiano della prima colazione diminuisce al crescere dell’età, specie tra le ragazze, e meno di un giovane su 10 svolge attività fisica tutti i giorni. Quasi tutti si relazionano tra loro attraverso i social media, un fenomeno in crescita ma non esente da criticità: il 17% delle ragazze (che arrivano al 20% tra le 15enni, quindi una su cinque) e il 10% dei ragazzi ne fanno un uso problematico con conseguenze negative sul loro benessere fisico e psicologico.

Permangono comportamenti a rischio, quali l’assunzione di alcol, in aumento tra le ragazze (una su cinque tra le 15enni si è ubriacata almeno due volte nella vita), l’abitudine al fumo di sigaretta che vede ancora prevalere le ragazze (29% rispetto al 20% dei ragazzi di 15 anni) e la propensione al gioco d’azzardo, che invece è un fenomeno prettamente maschile: il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze 15enni hanno scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita.

09/02/2023

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