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Pensieri suicidari, paure, foibe, ansia, atti autolesionisti: è allarme salute mentale tra i più giovani.

Lo riferisce Telefono Azzurro, il cui centro di ascolto e consulenza 19696, durante il 2021, ha gestito 192 casi con problematiche relative all’area Internet, con una media di 16 casi al mese, con una prevalenza di casi relativi a situazioni di cyberbullismo (28%) e sexting (17%). In più di 2 casi su 10, sono state riferite anche problematiche legate alla salute mentale, principalmente ideazione suicidaria (28%), paure, ansia e fobie (26%), atti autolesivi (23%), depressione (19%).

Lo scorso anno il servizio 19696 ha aiutato complessivamente 211 minori in difficoltà: quasi uno su due (46%) nella fascia 11-14 anni e il 38% nella fascia 15-17.

Sempre nel 2021, il servizio 114 Emergenza Infanzia, promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e gestito da Telefono Azzurro, è venuto in contatto con 320 casi con problematiche relative all’area Internet, con una media di 26 casi al mese (circa 1 caso al giorno), più del doppio rispetto all’anno precedente, quando erano stati 132.

L’iperconnessione, fenomeno che ha caratterizzato il primo lockdown, e i potenziali rischi correlati possono aver verosimilmente inciso su questo dato. Numerosi i casi di sextortion gestiti dal Servizio 114. In oltre il 25% dei casi, il servizio 114 ha interessato i servizi territoriali, principalmente le Forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria, a testimonianza della caratterizzazione emergenziale delle richieste di aiuto poste al Servizio.

“Da questa vasta esperienza sul campo, nascono le domande che Telefono Azzurro ha voluto rivolgere ai giovani con una ricerca commissionata a Doxa Kids e presentata in occasione del Safer Internet Day”, spiega il professor Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile e presidente di Telefono Azzurro. "Perché la grande sfida di oggi è essere vicini a giovani, genitori ed educatori per promuovere e insegnare un approccio corretto al digitale, coinvolgendo anche istituzioni e aziende, chiamate a ripensare regole e approcci al mondo online, come parte integrante del processo formativo e di socializzazione dei minori. Grazie ai suoi 33 anni di esperienza nell'ascolto di bambini e adolescenti e nel monitoraggio continuo dello scenario, Telefono Azzurro intende porsi come interlocutore esperto nel cambiamento in atto”.

La ricerca di Telefono Azzurro è stata condotta su un campione di 855 genitori e 815 giovani tra i 12 e i 18 anni. Il questionario è stato somministrato tra il 25 gennaio e il 1 febbraio 2022.

"Globalmente - spiega Telefono Azzurro -, ciò che salta subito all’occhio dall’analisi dei dati è una consapevolezza dei rischi da parte dei ragazzi che forse non ci aspettavamo e che è spesso maggiore di quella dei loro genitori. Colpisce inoltre il ruolo attivo che i giovani chiedono di poter utilmente giocare nei confronti di istituzioni e aziende per aiutarle a rendere Internet un luogo più sicuro".

08/02/2022

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