It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

La dislessia rientra nei DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, e determina problematiche che si manifestano di solito già dai primi anni di scuola e che coinvolgono soprattutto la capacità di lettura. Per migliorare lo svolgimento del percorso di istruzione e un favorire l’inserimento nel mondo lavorativo, sono state introdotte diverse misure a livello legislativo.

Cos’è la dislessia e quali sono le sue manifestazioni

I DSA sono disturbi del neuro-sviluppo che possono coinvolgere diverse aree, come la capacità di leggere, scrivere e calcolare in maniera efficace. La dislessia è un disturbo specifico della lettura che si manifesta con una spiccata fatica a decodificare i testi scritti.

Generalmente, si riscontrano questi segnali:

  • difficoltà a memorizzare le lettere;
  • tendenza a confondere le lettere, soprattutto quelle con caratteristiche visive simili, come "p" e "q" o "d" e "b", oppure con suoni simili, come "v" e "f";
  • lettura lenta e poco precisa;
  • particolare difficoltà nel leggere ad alta voce;
  • difficoltà a comprendere i testi;
  • difficoltà nel distinguere i sostantivi dalle preposizioni.

Non si tratta di una vera malattia e non è determinata da un danno organico, ma da un diverso neuro funzionamento del cervello, che richiede maggior impegno e attenzione per riuscire a leggere correttamente. È un disturbo innato e non transitorio, che non può quindi scomparire del tutto, ma può essere gestito e compensato tramite adeguate forme di potenziamento e di riabilitazione.

Diffusione di DSA e dislessia

Non è facile avere numeri precisi sulla diffusione della dislessia in Italia, anche perché è da solo circa 30 anni che questo disturbo viene diagnosticato su larga scala. Esiste quindi un ampio sommerso di casi senza diagnosi ufficiale, soprattutto fra gli adulti. Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Istruzione relativi all’anno scolastico 2018/2019, sono stati registrati nelle scuole italiane un totale di 298.114 alunni con DSA, pari al 4,9% del totale. Nel dettaglio, 187.693 alunni presentano dislessia, con una percentuale del 39% delle diagnosi, che si attesta il più diffuso fra i DSA, mostrando nello stesso tempo una tendenza in netta crescita negli ultimi anni.

La dislessia a scuola

I bambini e ragazzi con dislessia non diagnosticata vengono spesso considerati semplicemente svogliati e, andando avanti nel percorso scolastico, riscontrano sempre più difficoltà nel perseguire gli obiettivi di apprendimento. Se opportunamente seguiti, i ragazzi possono superare questi ostacoli, che dipendono da una mancata automatizzazione di alcuni processi, e dimostrare tutta la loro intelligenza.

Ottenere una diagnosi è essenziale, perché consente di mettere in atto misure specifiche di supporto, come la realizzazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che vie-ne definito in sinergia dagli insegnanti e dagli specialisti che seguono l’alunno. In questo modo vengono stabilite le strategie più adatte a favorire l’apprendimento dell’alunno, senza modificare i contenuti del programma scolastico.

La legge 170/2010 per scuola e opportunità professionali

Con la legge 170/2010 la dislessia ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di DSA e sono stati delineati alcuni provvedimenti volti a migliorare il percorso scolastico e l’inclusione a livello lavorativo.

Gli obiettivi di questa legge sono:

  • garantire il diritto all’istruzione;
  • favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto;
  • ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
  • adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
  • preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori;
  • favorire diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
  • incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;
  • assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Riformulazione della legge: equo inserimento lavorativo delle persone con dislessia

Dal 29 marzo 2022 è inoltre entrata in vigore una riformulazione della legge, che prevede alcune importanti integrazioni, come il fatto di assicurare alle persone con DSA, quindi anche con dislessia, “uguale accesso al mondo del lavoro, evitando ogni forma di discriminazione”.

Per attuare questa direttiva è previsto, tra l’altro, che “l’inserimento lavorativo delle persone con Disturbi Specifici di Apprendimento, in ambito privato, a partire dalle attività di selezione, è garantito senza alcuna forma di discriminazione e assicura condizioni di pari opportunità mediante modalità di esecuzione di prove e di colloqui che permettano di valorizzare le loro competenze, con la garanzia di utilizzo di strumenti e misure di supporto adeguati al profilo funzionale e alle necessità individuali”.

28/07/2022

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica