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La pandemia di Covid-19 ha determinato pesanti effetti negativi a livello di salute pubblica sotto diversi punti di vista. Un aspetto da evidenziare riguarda la maggiore sedentarietà e l'abbandono di una adeguata attività fisica che i ricorrenti periodi di lockdown hanno portato con sé. L’allarme è stato lanciato addirittura dall’Oms che, per stimolare l’attenzione su questo tema, ha aggiornato le «Linee di indirizzo sull’attività fisica» adottate nel 2019.

Prevenire e gestire le malattie attraverso il movimento

Il punto di partenza su cui poggia tutta la questione è molto semplice, ma non per questo meno importante: lo sport fa bene. La correttezza di questa affermazione è apparsa ancora più evidente dopo un lungo periodo di forzato immobilismo, o quasi, della popolazione, dettato dall’esigenza di rimanere in casa nei primi mesi di diffusione dei virus e, successivamente, alla prolungata chiusura dei centri sportivi. Le nuove raccomandazioni, approvate il 3 novembre dalla Conferenza Stato-Regioni, racchiudono indicazioni differenziate per differenti fasce d’età e sottolineano il valore di una ripresa dell’esercizio motorio per prevenire e mantenere sotto controllo le più diffuse malattie croniche non trasmissibili di ambito cardiovascolare, oncologico, respiratorio e psichiatrico.

Esercizi per ogni età

Per trarre il meglio dall’attività fisica, è importante che sia tarata sulle precise esigenze e capacità della persona, a seconda anche della fascia di età di appartenenza. Nello specifico, le indicazioni sono:

  • tra i 3 e 4 anni, praticare almeno 180 minuti al giorno di attività motoria, di cui almeno un’ora a forte intensità, come salti e corsa. Viene anche raccomandato di non trascorrere più di 60 minuti davanti alla tv o a schermi di pc o altri dispositivi digitali;
  • tra i 5 e i 17 anni, andrebbero praticati almeno 60 minuti di attività ogni giorno, di intensità media, oltre a esercizi di rafforzamento dell’apparato muscolo-scheletrico per almeno tre volte la settimana;
  • adulti, si raccomanda dai 150 ai 300 minuti ogni settimana di sport aerobico a bassa intensità, come camminata, jogging, bicicletta e nuoto, oppure 75-150 minuti di attività più intensa, insieme a esercizi di potenziamento muscolare due volte alla settimana. Gli over 65 non devono esagerare con gli esercizi di potenziamento.

Programma di allenamento e patologie croniche

Impostare un programma di allenamento efficace richiede di prendere in considerazione non solo l’età ma anche le condizioni di salute e la presenza di malattie croniche. Prima di intraprendere l’attività, a maggior ragione dopo un periodo di stop prolungato, bisogna sottoporsi a una visita medica di controllo e farsi rilasciare una certificazione di idoneità all’attività ludico motoria, definendone tipologia, intensità e frequenza. In caso di patologie, alcune pratiche di allenamento possono, infatti, essere sconsigliate. Per pazienti con malattie cardiovascolari, per esempio, l’esercizio fisico regolare svolge una funziona positiva, in quanto migliora la vascolarizzazione e la contrattilità del muscolo cardiaco, diminuendo i valori della pressione arteriosa, ma non vanno compiuti sforzi eccessivi. Attività come camminata, jogging, bicicletta e nuoto sono in quest’ottica da preferire rispetto a calcetto, tennis o spinning.

Recupero da post Covid e Urban Health

Un’attenzione speciale è stata dedicata all’interno della revisione delle linee guida al recupero fisico per pazienti che hanno contratto il Covid 19 e che prevede la messa in atto della strategia Urban Health. In cosa consiste? Si tratta di una serie di precise richieste indirizzate agli enti locali per attuare una riqualificazione urbana volta a facilitare il benessere psicofisico delle persone.

Per raggiungere questo obiettivo, devono essere rimossi tutti gli eventuali ostacoli allo svolgimento di attività fisica presenti negli spazi pubblici, come marciapiedi alti, gradini, recinti. Dall’altro lato, vanno invece incrementate le piste ciclabili e gli attraversamenti pedonali, per rendere più facile l’adozione di una mobilità più salutare. In generale, tramite il piano Urban Health si vuole sollecitare un maggiore utilizzo da parte dei cittadini degli spazi all’aperto, che possono essere valorizzati anche in vista di attività meno tradizionali e strutturate, fortemente apprezzate dai ragazzi, come il parkour, la street dance, lo skate, la giocoleria e la street art.

Ciò che emerge in maniera chiara dal documento è che l’importante è muoversi e, se non si ha voglia di darsi alla corsa, si possono trovare tanti altri modi per bruciare calorie e stare bene, come fare le scale invece di prendere l’ascensore, dedicarsi al giardinaggio, andare in giro per negozi o portare a spasso il cane.

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