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Fare uno screening degli anticorpi nei bambini prima di fare il vaccino contro il Covid-19. La proposta arriva da Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina dell'università Statale di Milano e direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi. Secondo Zuccotti, poiché coronavirus Sars-CoV-2 sta circolando tantissimo, “bisognerebbe andare a vedere nella fascia 0-11 anni quali bambini sono positivi agli anticorpi e andare a screenarli. Questa informazione può guidare le vaccinazioni anti-Covid", indirizzando verso l'iniezione "chi è ancora scoperto. Vorrei che si arrivasse a riaprire una discussione su questo tema, che si mirasse" di più la campagna vaccinale, "e si riuscisse a dare alle famiglie tutti gli elementi per decidere".

Come ricorda il professore, "nei più piccoli il comportamento dell'infezione da Sars-CoV-2 è diverso rispetto agli adulti. Se dunque hanno già incontrato il virus e hanno gli anticorpi, perché devo portarli subito alla vaccinazione? Non ne vedo il motivo. Se domani cambierà la variante in circolazione e ci saranno situazioni diverse, se avremo vaccini anche più aggiornati, potremo prenderli in considerazione. Ma ora questa rincorsa un po' frenetica e assoluta faccio fatica a capirla per i bambini, se hanno gli anticorpi".

Uno screening di questo tipo sarebbe "facilmente realizzabile", assicura Zuccotti che sta per partire con un progetto di questo tipo nelle scuole di un comune lombardo: Senago, Città metropolitana di Milano. "L'ho proposto anche al provveditore di Milano, ma non ho ancora avuto risposta - dice - Non parliamo di qualcosa di macchinoso con prelievi complicati, consumo di personale, provette da stoccare. Si mettono due goccine di sangue su Guthrie card", come quella che si usa per raccogliere il sangue dal tallone dei neonati per lo screening neonatale. "Noi abbiamo il centro per lo screening neonatale metabolico e con quelle macchine possiamo processare almeno 100mila di questi test a settimana. Con dei costi che sono abbattuti anche a 3 euro a campione".
Una simile attività, prosegue il pediatra, "si potrebbe fare anche a livello nazionale, perché tutte le Regioni hanno un centro di screening neonatale" e quindi gli strumenti necessari. "Io mi sono confrontato con colleghi di Bologna, Chieti e anche loro hanno gli stessi nostri risultati positivi con l'utilizzo di questo test" per gli anticorpi anti Sars-CoV-2. "Francamente non capisco perché non si faccia".

La proposta non è nuova. “Già quando sono arrivati i primi vaccini anti-Covid, a inizio 2021 per la popolazione adulta – aggiunge Zuccotti -, avevo pensato che, almeno in Lombardia, dove Sars-CoV-2 era circolato molto e abbiamo avuto città in cui il 50% delle persone avevano già avuto l'infezione, sarebbe stato utile capire chi aveva già gli anticorpi e dare priorità nelle vaccinazioni a chi era scoperto, offrendo un criterio per la distribuzione di questi vaccini. Spero che per i più piccoli questo si possa fare, soprattutto in questa fase in cui il virus corre e parallelamente sono in corso le vaccinazioni degli over 5".

21/01/2022

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