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“Niente panico, i dati che ci arrivano dal Sudafrica non sembrano indicare che Omicron sia una variante di Sars-CoV2 più cattiva e severa ma è giusto tenere la guardia alta. Le mutazioni dovrebbero essere tutte coperte dagli anticorpi e dalle cellule T indotte dal vaccino. Quasi certamente non sarà in grado di bucare la protezione dei vaccini".

Lo afferma Mario Clerici, docente di immunologia dell'università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, mentre si aspettano i dati scientifici sulla nuova variante segnalata dal Sudafrica nei giorni scorsi.

"Ovviamente l’attenzione sulla variante Omicron è utilissima – spiega l’immunologo - per tenere alta la guardia, ma non mi sembra che dal punto di vista dell'espressione di malattia ci sarà una differenza".

La sensazione, continua l'esperto, "è che le 32 mutazioni sulla proteina Spike del virus non siano più pericolose e che non ci sarà una fuga dal vaccino, cioè il vaccino sarà comunque in grado di proteggere. La vaccinazione induce anticorpi contro tutta la proteina Spike, anche contro le porzioni mutate in Omicron. E probabilmente non servirà riaggiornare i vaccini che abbiamo a disposizione oggi. Ma se anche si rivelerà necessario, il grandissimo vantaggio dei vaccini a mRna è che sono plastici e si possono cambiare nel giro di pochissimo tempo. Ma non credo servirà, anche perché se il virus muta troppo la sua Spike in modo tale da sfuggire ai vaccini, poi rischia di non riuscire più a legarsi alle nostre cellule. Quindi può mutare lo Spike fino a un certo punto, poi basta".

Se c'è dunque un messaggio da lanciare alle persone è: "Non abbassate la guardia, vaccinatevi e col vaccino al 99% vi proteggerete anche contro la Omicron", dice Clerici che comprende la reazione che si sta vedendo nel mondo alla notizia di una nuova variante. "Sembrava di essere alla fine, ma probabilmente siamo in un'ottima fase - fa notare - Certo, è venuta fuori questa nuova variante e la gente torna a spaventarsi, ma mi sembra irrazionale in relazione a quello che sappiamo ora. Se dobbiamo fare una cosa è: vacciniamoci, così la smettiamo di far emergere le varianti" conclude.

29/11/2021

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