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L’esposizione al sole in estate deve attenersi a importanti misure preventive, come ribadiscono i dermatologi, in modo da evitare rischi anche seri per la salute. Ma come devono regolarsi le persone affette da psoriasi? L’esposizione, anche se protetta e controllata, può avere effetti negativi?

Il ruolo della vitamina D

La psoriasi è una malattia infiammatoria che può interessare diverse parti del corpo, ma più frequentemente gomiti, ginocchia, mani, piedi e unghie. Si manifesta solitamente con ispessimento e arrossamento della cute oppure con placche biancastre che tendono a generare prurito.

In generale, un’esposizione al sole non troppo lunga rappresenta un ottimo rimedio naturale per alleviare le problematiche della pelle tipiche della psoriasi. In molti casi, i pazienti notano nel periodo estivo un significativo miglioramento delle proprie condizioni, anche se va superata la barriera rappresentata dalla sensazione di imbarazzo e disagio che deriva dal mostrare i segni della malattia sul corpo.

L’azione positiva dei raggi UV viene studiata da anni e impiegata anche in versione artificiale con la fototerapia per il trattamento della psoriasi a placche. La spiegazione di questo fenomeno deriva dal fatto che, attraverso l’esposizione ai raggi, viene favorita la sintesi della vitamina D, in grado di contrastare i meccanismi alla base della psoriasi. La carenza di vitamina D, infatti, è responsabile di un’eccessiva produzione di cheratinociti, le cellule che formano l’epidermide dello strato basale, che vanno ad accumularsi a livello superficiale portando alla formazione delle placche psoriasiche. La vitamina D contribuisce, invece, a stimolare il corretto funzionamento del sistema immunitario e a regolare la produzione di citochine infiammatorie. Inoltre, i raggi del sole incrementano il rilascio di endorfine e quindi il buonumore, limitando lo stress, che contribuisce al peggioramento della psoriasi.

Le indicazioni da seguire sotto il sole

L’esposizione al sole deve comunque seguire precise indicazioni, sia per non incrementare il rischio di tumori della pelle, sia perché eventuali ustioni potrebbero riattivare la psoriasi, peggiorando quindi la sintomatologia cutanea.

È da evitare l’esposizione solare durante le ore più calde della giornata (12-16) ed è importante utilizzare sempre una crema solare adatta al fototipo, con filtri UVA e UVB, da applicare più volte, soprattutto in caso di forte sudorazione e di bagni in piscina o in mare. Proprio i bagni in acqua salata hanno un effetto benefico, perché favoriscono il distacco delle lamelle della psoriasi.

Come regolarsi con i trattamenti

Alcune tipologie di trattamenti della psoriasi durante l’esposizione al sole possono provocare episodi di sensibilizzazione della cute o comportare altre controindicazioni. Prima di sospendere o modificare la terapia è comunque sempre necessario consultare il proprio medico.

31/07/2023

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