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I nuovi dati regionali sul consumo dei farmaci sembrano voler scardinare una serie di luoghi comuni, come quelli sulla virilità dei campani e la serenità dei toscani. Infatti, dal rapporto Osmed, dedicato all'uso dei medicinali in Italia e presentato dall'Aifa, emerge che nel 2021 nessuno ha assunto tanti farmaci contro la disfunzione erettile quanto i campani. Anche se la Regione ha una popolazione più giovane di chi vive al Centro e al Nord, gli uomini cercano più che in altri posti un aiuto farmacologico in questo ambito, con un utilizzo maggiore quasi del 50% rispetto alla media italiana. A seguire, due regioni che, al contrario, hanno un numero elevato di abitanti anziani, cioè la Liguria e la Toscana. Non può però essere spiegato solo con l'età un altro dei primati toscani, al primo posto per consumo di antidepressivi. Sono oltre 66 (su mille) ad assumerli ogni giorno, contro una media nazionale di 44.

"L'incidenza delle malattie nelle varie regioni, salvo qualche eccezione, è tendenzialmente la stessa. Quindi non dovrebbero esserci grossi scostamenti nel consumo dei farmaci – evidenzia Francesco Trotta, responsabile di Osmed - Eventuali differenze, anche importanti, possono significare due cose: o che c'è inappropriatezza, nel senso che vengono utilizzati medicinali anche quando non servono, oppure che c'è una migliore capacità di diagnosi e quindi di cura di certe patologie".

Il discorso dell'incidenza vale anche per la depressione, che in Toscana non risulta essere più diffusa che altrove. E allora perché i dati sono così alti? "Abbiamo una tradizione culturale nell'uso di questi farmaci - spiega l'ordinario di psichiatria di Firenze, Valdo Ricca - Sappiamo che possono essere utilizzati per disturbi diversi dalla depressione, ad esempio nell'ansia, nel dolore cronico o nell'insonnia. Noi e i medici di famiglia non usiamo troppo gli antidepressivi. Anzi, ne andrebbero prescritti di più".

Sempre in fatto di problemi che attengono alla sfera psichica, c'è il capitolo benzodiazepine, sedativi e ansiolitici, area in cui sono in testa i liguri con 83 persone su mille che ogni giorno prendono una dose contro la media di 54. Aifa mette in guardia sui rischi di uso inappropriato: "Riguarda l'utilizzo di dosaggi non terapeutici, le prescrizioni per tempi non adeguati e troppo lunghi, l'utilizzo autoterapico" e così via.

Anche il consumo di antibiotici è molto variabile e il primato spetta ancora alla Campania, con 19 dosi ogni mille abitanti contro una media nazionale di 13. Proprio perché l'incidenza delle infezioni batteriche non cambia molto da zona a zona, c'è il rischio di prescrizioni non appropriate.

31/08/2022

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